Tante sono le idee e le
proposte, talvolta contrapposte, che vengono avanzate da questi
movimenti, in genere piccoli e isolati, quasi da disperare di poter
raggiungere l'obiettivo comune di valorizzazione del Mezzogiorno. Le
idee di Cassano potrebbero accomunare e portare su una strada unica o
comunque su strade parallele.
Il libro originario fu
pubblicato nel 1996 e conteneva dei saggi, elaborati nei due anni
precedenti, aventi come tratto comune il tentativo di fondare un
pensiero meridiano. Ad una nuova edizione del 2005 l'autore
aggiungeva una prefazione nella quale venivano esplicitati ed
evidenziati i fili conduttori dell'intera trama teorica del libro.
Il pensiero del
Mezzogiorno, elaborato da Cassano, comprende quattro fondamentali
caratteristiche fra di loro connesse: autonomia, lentezza,
mediterraneo, misura. Sono le dimensioni sulle quali può essere
costruita l'azione per l'auspicata valorizzazione del Sud.
La rivendicazione
dell'autonomia è il passaggio fondamentale per restituire al sud
l'antica dignità di soggetto. Bisogna interrompere la lunga sequenza
in cui il Sud è stato pensato come oggetto da altri. Il sud ha in sé
la sua completezza, non deve essere considerato come un non-ancora
nord. Il sud - scrive Cassano - non costituisce uno stadio imperfetto
e incompiuto dello sviluppo, ma un altro sguardo, che mira a
custodire un'autonomia rispetto al mondo sviluppato. Non bisogna
pensare il sud alla luce della modernità ma al contrario pensare la
modernità alla luce del sud. Bisogna fissare criteri di giudizio
diversi da quelli oggi in vigore, bisogna pensare un'altra classe
dirigente, un'altra valutazione della povertà e della ricchezza.
Il parametro della
lentezza, con tempi e spazi propri, propone un modello culturale non
fondato sulla produzione e sul consumo illimitati. La tutela di
modelli culturali non-produttivistici sarà l'ancora di salvezza
dell'umanità nel futuro. Noi meridionali dobbiamo essere i custodi e
i propulsori di questa diversa concezione dell'economia. E non si
tratta di ritornare al passato, ma di arricchire il futuro.
Il Mediterraneo è il mare
contornato completamente da terre, che bagna le coste meridionali
dell'Europa, quelle occidentali dell'Asia Minore e quelle
settentrionali dell'Africa. Sua caratteristica rilevante è l'essere
confine, interfaccia, mediazione fra i popoli. Esso rappresenta
l'incrocio di terra e mare, l'una contro l'altro e insieme l'una con
l'altro, risolvendo il conflitto del tenere insieme la propria fede e
il rispetto di quella dell'altro. Al centro di questo mare si trova
in posizione strategica l'Italia Meridionale, il vecchio Regno delle
Due Sicilie. Questa ricchezza deve da noi meridionali essere
sfruttata.
Altra caratteristica del
pensiero meridiano è la misura, l'equilibrio che deve sottrarci alla
mitologia del progresso. Bisogna privilegiare i fattori che spingono
verso la coesistenza di diverse posizioni, rifuggendo da ogni tipo di
fondamentalismo sia religioso che economico. Questo parametro di
misura ed equilibrio dovrebbe regolare anche i comportamenti
reciproci fra i vari movimenti ed associazioni meridionali,
privilegiando ciò che unisce a ciò che separa.
Ai principi del pensiero
meridiano, elaborati da Cassano, possono proficuamente ispirarsi le
varie anime del meridionalismo moderno, quelle che approfondiscono
l'aspetto storico, quelle che auspicano l'autonomia del Sud, quelle
che puntano verso l'indipendentismo, quelle che seguono strade
mediane tipo una macroregione del Sud che riaccorpasse tutto il
territorio dell'ex Regno delle Due Sicilie.
Rocco Biondi
Franco Cassano, Il pensiero meridiano, Editori Laterza, Roma-Bari 2011, pp. 142, € 9,00
Rocco Biondi
Franco Cassano, Il pensiero meridiano, Editori Laterza, Roma-Bari 2011, pp. 142, € 9,00
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