28 febbraio 2003
Presentato il dossier di NTC sulla pena di morte (e non solo) in Iraq
Alla conferenza stampa di presentazione del dossier sono intervenuti Margherita Boniver, Sottosegretaria agli Affari Esteri, Enrico Pianetta, Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato italiano, Marco Pannella, promotore della campagna “Iraq Libero”, il Senatore Natale D’Amico, l’onorevole Antonio Maccanico e la curatrice del Rapporto Elisabetta Zamparutti.
Nel corso dei 25 anni di regime di Saddam Hussein si stima vi siano state almeno 200.000 persone arrestate di cui poi si è persa ogni traccia: a migliaia sono state giustiziate e sepolte in luoghi segreti. Spesso è negato alle famiglie anche il rito funebre.
Il dossier contiene numerosi dettagli sulla repressione del dissenso perseguito con la marchiatura della fronte o l’amputazione di orecchie, mani e lingua; sulle inumane condizioni di detenzione; sulle inaudite crudeltà commesse dal Rais e dai suoi due figli.
Il testo completo del dossier è disponibile sul sito del Partito Radicale Transnazionale, all’indirizzo sotto riportato, dove ti invitiamo a sottoscrivere la proposta di Marco Pannella “Iraq Libero” per l’esilio di Saddam Hussain e l’istituzione di un governo di transizione democratica sotto l’egida dell’ONU.
(Fonte: Nessuno tocchi Caino, 28/02/2003)
27 febbraio 2003
Berlusconi e soci: sulla Rai siete usciti tutti pazzi
Articolo molto edificante ed illuminante. Forse scritto dallo stesso Ferrara.
I giornali di destra e il Papa
La bandiera della pace simbolo privato
26 febbraio 2003
Maurizio Costanzo - Fa' qualcosa di sinistra
23 febbraio 2003
L'olocausto e i silenzi del Vaticano
22 febbraio 2003
Bisogna consumare le armi
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E' questa l'America che la «Vecchia Europa» ama: la voce di tutti coloro che hanno messo in guardia l'America dalla sua grandezza, e che per questo l'hanno fatta grande altrimenti. È l'America della Long Island che accoglieva gli emigranti provenienti da un'Europa che non riusciva più a sfamarli, e che li accoglieva mettendo in pratica gli ideali di uguaglianza che la «Vecchia Europa» aveva inventato ma che non sapeva mettere in pratica; l'America degli uomini che vennero in Spagna a combattere il franchismo; l'America che scese in guerra contro il nazi-fascismo spuntandola sull'altra poderosa America, quella reazionaria che guardava con simpatia a Hitler e Mussolini. Il missilistico presidente texano non ha capito che, comunque sia, la «Vecchia Europa» ama l'America di Hemingway, di Salinger, di Joseph Heller, di Noam Chomsky, di Susan Sontag, di Woody Allen, di Oliver Stone, di Sidney Pollack, di Robert Redford, di Sean Penn, del New York Times, del Watergate, del Premio Pulitzer, di Bob Dylan, di Joan Baez, di Louis Armstrong, di Chet Baker, di Pollock, di Hopper, di Richard Avedon - ma la lista sarebbe infinita: quell'America che George W. Bush detesta, che appartiene all'Europa e al mondo e nella quale ci sentiamo tutti arnericani. Questa è l'America della civiltà. La «nuova civiltà» a cui pensano George W. Bush, la petroliera Condoleezza Rice, il disco rotto Colin Powel, il mitragliere Rumsfeld, gli oscuri personaggi che lavorano nei sotterranei della Cia, questo «nuovo» non è altro che un vecchio arnese degno di «revenants», di zombie ritornati in circolazione.
Antonio Tabucchi, in "I quaderni di MicroMega", supplemento al n. 1/2003, pagg. 10, 14
La guerra e la disperazione dei poveri
Sergio Cofferati, in "I quaderni di MicroMega", supplemento al n. 1/2003, pagg. 2-3
La pace e la democrazia globale
Sabato 15 febbraio è stato il giorno della pace, innanzitutto. Senza se e senza ma, contro la guerra privata di George W Bush. Per impedire che il popolo iracheno, già violentato da una dittatura orrenda, debba pagare un nuovo prezzo di sangue - di bambini e di donne, di vecchi e comunque di «civili» - con i massacri di massa per bomba americana.
Paolo Flores d'Arcais, in "I quaderni di MicroMega", supplemento al n. 1/2003, pag. 1
Introduzione
(Inizialmente il Blog era inserito nella pagina dedicata al mio compaesano Leonardo Fumarola, ballerino di Saranno Famosi - prima edizione)
Stiamo vivendo un periodo della storia in cui è impossibile essere neutrali. Siamo tutti chiamati a schierarci: o per la pace o per la guerra. Le conseguenze dell'una o dell'altra si faranno sentire su tutti e su ciascuno di noi. Non è possibile essere spettatori disinteressati. L'11 settembre 2001, il terrorismo ha colpito pesantemente gli Stati Uniti d'America ed ha cambiato la storia di quella nazione. La risposta non può essere la guerra preventiva contro il popolo irakeno, come vuole il presidente Bush. Primo perché non è assolutamente provato che i terroristi appartenessero a quel popolo e secondo perché il terrorismo non si combatte con altro terrorismo.
Potrebbe sembrare che queste tematiche siano estranee o c'entrino poco con un sito su di un personaggio dello spettacolo che noi amiamo ed apprezziamo tanto. Ma io credo che nella vita non possano esserci compartimenti stagno che escludano il nostro essere uomini e donne, che vivono in una società che ci coinvolge completamente. O almeno così è per me.
Questa sezione quindi vorrà essere una specie di Blog, dove raccoglierò riflessioni mie o di altri che sento come mie (generalmente provenienti da letture); e non solo sulla pace e sulla guerra, ma su ogni argomento che susciti il mio interesse.