Le liste sono state presentate. Io in Puglia
non sono rappresentato da nessuno. I partiti tradizionali sono tutti
venduti al nord. Quelli del Grande Sud sono ladri della dignità. Non è
votabile un comico genovese antimeridionale. Ho letto i punti
programmatici della Rivoluzione Civile di Ingroia, non ve ne è uno che
parli del Sud. Il 24 e 25 febbraio, anche se farà freddo, dovrò andare
al mare. In attesa di tempi migliori per il Sud.
23 gennaio 2013
20 gennaio 2013
Fulvio D'Amore sulla mia recensione di "Michelina Di Cesare"
In risposta alla mia breve
recensione del libro di Fulvio D'Amore: Michelina
Di Cesare guerrigliera per amore, pubblicata
nel mio blog il 23 settembre 2012, l'autore in data 03/01/2013 mi ha
mandato la seguente email.
Egregio Signor Rocco Biondi
Evidentemente lei non ha
letto con attenzione il mio libro su Michelina Di Cesare o forse,
essendo un "giornalista" e non certo uno storico, non
capisce il senso della ricerca che non è e non deve essere un
cabaret fenomenologico che si presta magnificamente a qualsiasi uso
politico.
Politicità della storia non
equivale, non deve equivalere allo schieramento della ricerca al
servizio di qualcosa che sia diverso dalla ricerca stessa, cioè
della verità (di qualche frammento di verità, meglio). Fare storia
significa pur sempre in primo luogo interrogarsi sugli interni
meccanismi del
lavoro storico, sulla
pratica concreta e sui suoi scopi.
I miei 59 libri scritti fino
ad ora (dall'Età Moderna a quella Contemporanea) non sono stati mai
improntati per fini commerciali. Facendo parte della Deputazione
Abruzzese di Storia Patria (L'Aquila) molti dei miei saggi, prima di
essere approvati e pubblicati, sono stati sempre vagliati da severi
Comitati Scientifici.
Oltretutto, lei dovrebbe
dimostrare che le fotografie pubblicate nel libro non sono quelle di
Michelina Di Cesare (come lei afferma).
Per questo le dico che le
solite chiacchiere da bar lasciano il tempo che trovano.
La consiglio di frequentare
gli archivi, invece di sparare a zero su chi da oltre venti anni
studia la storia del Meridione con fatica e rigore storico.
Tra l'altro, prima di
esprimere giudizi semplicistici dal suo Blog, occorre confrontarsi
con le note del mio libro e verificarle.
Tenga ben presente, che
nessuno storico può accontentarsi di verità imposte da partiti, o
magari da conventicole di varia natura e portata, né di giudizi dati
da "giornalisti".
Cordiali saluti
Fulvio D'Amore
Avezzano (AQ)
Formulo qualche risposta e
considerazione sul contenuto dell'email, sorvolando comunque sulle
"chiacchiere da bar" in essa contenute.
1) Quando un autore
pubblica un libro, lo affida alla valutazione del lettore che può
essere positiva, negativa, indifferente. La mia comunque è frutto di
una molto attenta lettura, anche delle note.
2) Lei niente ha detto del
mio appunto più significativo: "Delle 343
pagine del libro solo una ventina parlano della brigantessa Michelina
Di Cesare".
3) Per quanto riguarda la
pseudo foto di Michelina Di Cesare riporto quello che ha scritto
Paolo Morello (che ha insegnato storia della fotografia in varie
università e ha
diretto l'Istituto Superiore per la Storia della Fotografia), nel
suo libro Briganti
del 1999 a pag. 50:
«Un
incanto analogo promana da due cartes
de visite, oggi
all'archivio del Museo del Risorgimento di Roma, che effigiano una
bella brigantessa in costume (qualche volta identificata con
Michelina Di Cesare, ma senza fondamento...). Queste fotografie non
raffigurano una brigantessa reale, assai probabilmente, bensì una
modella, messa in posa dal fotografo nel suo atelier».
E aggiungo che il volto della modella nulla ha a che fare con quella
di Michelina Di Cesare morta, uccisa e fotografata dai piemontesi.
4)
Meraviglia che nella bibliografia del suo libro non abbia citato
Brigantesse
di Valentino Romano del 2007, quindi antecedente al suo e della
stessa casa editrice Controcorrente.
Cordiali
saluti
Rocco Biondi
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