Lodevole e meritevole è
l'iniziativa della "Gazzetta del Mezzogiorno" di promuovere
la costituzione di una biblioteca civica a Brindisi, che comunque già
vanta la presenza della biblioteca arcivescovile "De Leo" e
della biblioteca provinciale.
I libri sono amici per
sempre, anche quando purtroppo la maggioranza di noi li ignora.
Son convinto però che
sarebbe cosa buona ed auspicabile che nascesse una biblioteca civica
in ogni Comune. Ma dovrebbe essere scontato che si dovrebbe
contemporaneamente lavorare per inculcare in tutti l'amore per i
libri e il desiderio di leggere. Altrimenti le biblioteche sarebbero
destinate a rimanere depositi di carta inutilizzata. Ma i libri li si
ama se si conoscono. E allora bisogna aprire le biblioteche e far
conoscere i libri, a tutti.
Le amministrazioni
pubbliche locali a loro volta dovrebbero destinare risorse
finanziarie, spazi e personale per rendere fruibili le biblioteche.
Altrimenti, come purtroppo avviene, sarebbero risorse sprecate e
locali chiusi aggrediti dalla polvere.
Porto come esempio quello
che succede a Villa Castelli (Brindisi), dove negli anni ho
contribuito a far nascere una biblioteca comunale ed una biblioteca
scolastica. Ambedue hanno avuto brevissima vita e sono ora chiuse. I
libri però vi sono, ma ne viene ignorata la loro esistenza.
Si parla tanto di "rete"
che dovrebbe unire e far funzionare tutte queste biblioteche. Ma
purtroppo quasi sempre sono solo promesse "elettorali", che
vengono totalmente ignorate a elezioni effettuate.
Esistono poi tantissime
biblioteche private, fornitissime e il più delle volte
specializzate, che potrebbero entrare a far parte di questa
fantomatica rete. Io per esempio posseggo una ricca biblioteca
"generale", con una specializzazione in libri sul
brigantaggio politico e sociale, di cui tanto si parla in questi
ultimi tempi.
Ma questi sono discorsi di
pazzi e sognatori.
Rocco Biondi
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