«Ho visto l'apocalisse. Sotto il treno c'era un ragazzo, tagliato a metà. Nel fosso vicino due o tre morti. E altri poco dopo. C'era, nel fosso, una ragazza, extracomunitaria, esile, con la testa scuoiata, ma viva, tremante, e davanti a lei un cadavere. Ho strappato delle tende dal treno, ho coperto lei per scaldarla, ho coperto il morto perché non lo vedesse più. E poi altri morti, corpi straziati dentro il treno. E in cima alla carrozza impennata un signore, incastrato a metà nel finestrino, gemeva…».
Non è un passo di un romanzo horror, è il racconto di uno dei primi soccorritori accorso sul luogo del disastro verificatosi ieri, per lo scontro tra due treni, sulla tratta internazionale Verona-Bologna a binario unico.
Sono accorsi in tanti sul luogo del disastro, tra i quali anche il ministro Lunardi, che ha subito dichiarato: «Le ferrovie italiane sono tra le più sicure d'Europa». Michele De Rosa, segretario regionale per l'Emilia Romagna della Filt-Cgil, ha invece dichiarato: «Una linea da terzo mondo». Chi ha ragione dei due? Viste le menzogne infinite che dicono quelli della compagnia Berlusconi, do più credito al secondo.
Stanno chiedendo e stanno promettendo il raddoppio della linea Bologna-Verona dalla fine della guerra del '15-'18. Risale infatti al 1918 il primo progetto. Anche a Mussolini avevano fatto credere che quella linea fosse a doppio binario. Ma ancora oggi i due terzi di quella linea sono a binario unico. E' ovvio che la responsabilità è di tutti i governi, di tutti i colori, che si sono succeduti. Ma oggi si esagera, vogliono fare le grandi opere e non riescono a fare nemmeno quelle piccole. Vogliono fare l'opera ciclopica e faraonica del ponte sullo stretto di Messina e non riescono a raddoppiare la linea ferroviaria Bologna-Verona.
Pare che nell'ultima legge di bilancio abbiano previsto il raddoppio per il biennio 2007-2008, quando ormai, speriamo, Berlusconi sarà morto e sepolto politicamente. Per intanto tagliano sui macchinisti ed hanno cominciato ad introdurre il guidatore unico. Il secondo macchinista è sostituito con l'"uomo morto" (una sirena che suona ogni 55 secondi a cui il macchinista deve rispondere con i piedi per dimostrare di stare sveglio). Questo sistema, che si vuol gabellare come nuovo, risale all'anteguerra nell'epoca fascista.
Due anni di tagli sulle ferrovie, l'ultimo per diminuire le tasse. Ma mentre le tasse calano per finta, la sicurezza diminuisce per davvero.
8 gennaio 2005
Binario unico - Uomo morto
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