27 marzo 2006

Kilombo - Qualcuno ha sbagliato casa

Un post aggregato oggi su kilombo da un certo "abele", dal titolo Moretti si è alleato con Berlusconi, mi ha fatto indignare ed ha avverato il mio timore che potessero iscriversi degli infiltrati. Mi sono tornati alla mente i mille mercenari assoldati da Berlusconi per la campagna elettorale nel lontano dicembre 2004. Non può non appartenere (appartiene quindi) a questa categoria (infiltrati, mercenari, consapevolmente o inconsapevolmente) chi scrive che un'eventuale sconfitta del centrosinistra, nelle imminenti elezioni, «è causa del fatto che è stato imposto agli elettori un leader inaccettabile, boiardo della vecchia DC più degenere, colluso con le peggiori lobbies economiche, coinvolto in vicende losche e meschine, e totalmente nullo politicamente»; dimenticando, o facendo finta di dimenticare, che Prodi per prima era stato scelto come capo della coalizione da tutti partiti del centrosinistra e poi è stato votato nelle primarie, dell'ottobre 2005, da 4.300.000 (quattromilionitrecentomila) liberi cittadini.
L'art. 3 della carta di kilombo recita: «Kilombo intende rappresentare un libero spazio di discussione pubblica, scambio paritario di conoscenze e mobilitazione democratica, tra cittadini che si riconoscono nella storia della sinistra parlamentare ed extraparlamentare e/o nelle attuali formazioni politiche o gruppi e associazioni di sinistra e/o che condividano dall’esterno le battaglie civili e sociali di tali partiti, gruppi o associazioni. Kilombo si prefigge lo scopo di far incontrare e mettere a confronto le diverse anime della sinistra (da quelle radicali a quelle riformiste) esaltandone i punti di divergenza e di contatto, in una tensione politico-culturale di accomunamento delle differenze». Abele con tutto questo non ha niente a che fare.
Tra me, che non mi firmo "caino" ma con il mio nome e cognome veri assumendomi tutte le responsabilità per quello che scrivo, e lui, che fa finta di farsi vittima sacrificale, non vi potrà mai essere alcun «accomunamento delle differenze».
Io non posso avere niente a che fare con chi chiama i leader del centrosinistra «vecchie zitelle». L'abele scrive infatti che Moretti con il suo ultimo film ha ottenuto come risultato «una ulteriore deresponsabilizzazione per i sedicenti leader della sinistra che, invece di lottare (attività poco chic e fuori moda), si limitano a "disapprovare e scandalizzarsi" come vecchie zitelle».
Anche a me avrebbe potuto piacere qualche altro al posto di Prodi, ma da quando la scelta è caduta su di lui è lui che mi rappresenta, è lui che voterò e farò votare, solo con la sua vittoria l'Italia potrà liberarsi da quella che quasi tutta la stampa del mondo (e quindi l'opinione pubblica del mondo) considera il più grave pericolo per la democrazia in Italia ed in Europa dal 1945 ad oggi.
Non può appartenere al centrosinistra chi dà del film di Moretti la seguente lettura: «Dopo un paio di ore di film, all'accensione delle luci, mi sono guardato attorno ed ho visto la disperazione: occhi bassi, senso di impotenza, certezza della sconfitta. Neanche la propaganda giapponese durante l'offensiva nel Pacifico era riuscita a fare tanto!». Solo chi è bacato dal verme di berlusconi può pensare in questo modo. Solo un succube di Berlusconi può dire: «Il risultato è che qualsiasi dubbioso che vedrà il film, semplicemente non andrà a votare».
E non mi dite che non ho capito che cosa "abele" volesse veramente dire, perché se lui dice di essere laureato in Ingegneria Civile, io sono laureato in Lettere e credo di capire il significato delle parole.
Perciò, compagni di kilombo, o cacciate lui o me ne vado io.

23 commenti:

meinong ha detto...

Caro Rocco, penso tu abbia esagerato
Anch'io sono molto feroce con la nostra stessa coalizione, ma lo faccio perchè chiunque si riconosca nella tradizione della sinistra nutre mille dubbi sulla nostra capacità culturale di "tenere"
C'è molto da fare, caro Rocco
E non si può essere unitari a priori, ma ricostituire la nostra unità volta per volta, razionalmente
Questa esigenza critica è la nostra forza, anche se nel breve ci può dare problemi
Abele non è magari un vecchio compagno di strada, ma si pone certe domande. Ed è importante

pensatoio brunius

Anonimo ha detto...

E poi dite di berlusconi che vede ovunque complotti comunisti!!!
Non appena qualcuno non la pensa come te si tratta di un infiltrato.

Cristian

Anonimo ha detto...

caro Rocco,

ti invito a ripensarci e ti spiego perchè: non è questo il modo di porsi come controparte in un dialogo. nonostante io non la pensi come abele, riconosco che parte della sua critica alla sinistra, a prodi e al film di moretti ha una base di verità. ma non per questo mi sogno di dire che è un infiltrato: questa scomunica dell'avversario, questa delegittimazione, non appartiene alla cultura della sinistra.

i kilombisti non sono una truppa agli ordini di un comandante. kilombo non è nato per fare il verso a tocqueville, dove se un giorno SB dice "A" tutti (o quasi)dicono "A" e se il giorno dopo dice "B" tutti dicono "B". qui c'è libertà di dissentire, di criticare, e nessuno può e deve ergersi a censore o a garante della "purezza ideologica di sinistra". inoltre kilombo è il metablog delle sinistre, e non solo dell'unione, e l'articolo che citi, lo dice molto chiaramente.

qui non c'è nessun infiltrato, mi sembra evidente. riflettici.

supramonte

Anonimo ha detto...

supra e pensatoio hanno perfettamente ragione.

in kilombo ci sono tanti bloggers molto a sinistra che hanno tra i loro bersagli preferiti i ds o la chiesa. io, cattolico e diessino, sono contento che ci siano e sono contento che kilombo mi dia la possibilità di dialogare o litigare con loro.

qui, infatti, nessuno ha il monopolio del concetto di sinistra, che va invece costruito perseverando nel dialogo e nel confronto. campagne per epurare chi non la pensa come te ne abbiamo già vissute troppe e a forza di ricercare la purezza ideologica ci si ritrova da soli.

mi associo al'invito di supra: ripensaci.

munchhausen ha detto...

A me sembra che le due posizioni ( quella tua e di abele ) per quanto apparentemente antitetiche, siano entrambe rappresentanti dello spirito unitario e dialogante di Kilombo.

Mi spiego: le osservazioni di abele, che in alcuni punti può essere stato caustico e al di sopra delle righe, vanno interpretate comunque come un pungolo rivolto alla dirigenza del centrosinistra, dunque una critica costruttiva. La nostra speranza, come elettori di centrosinistra, non deve essere la vittoria fine a se stessa ( a quello ci pensano già i berluscones, semplici fanti occupatori di poltrone televisivo-governative ), no, il mio auspicio è il portare avanti un discorso programmatico di ampio respiro, che indirizzi il paese sui binari dell' equità sociale, della pace, della solidarietà.

L' invito di abele alla responsabilizzazione della dirigenza del centrosinistra è, in questo senso, quasi un invito morettiano ( con curiosa contraddizione rispetto alle opinioni in merito al film), in quanto vuole proprio fungere da pungolo, orientare verso una maggiore partecipazione collettiva ( contrapposta alla rassegnazione che lui vede nelle reazioni del pubblico in sala ).

Io non condivido tutte le sue opinioni sul film, ma non posso ignorare il fatto che noi di centrosinistra dal futuro governo ci aspettiamo molto, e che insomma il nostro voto non è una cambiale in bianco.

D' altra parte condivido quanto tu dici: adesso è il momento della compattezza, e della battaglia comune per evitare altri cinque anni di governo del dittatore nano. E' il momento dell' unione di intenti, e perciò capisco la tua reazione netta e decisa. Ma, non ci scordiamo che il nostro obiettivo ( almeno il mio ) e che il centrosinistra abbia poi le capacità di iniziare il processo di deberlusconizzazione del paese, per riportare l' Italia verso una democrazia compiuta. Che abbia il coraggio di intraprendere una politica "di sinistra". La posizione di abele, era essenzialmente questa.

Io credo che adesso serva unione e dialogo, come nello spirito di kilombo e della politica cui facciamo riferimento. Tu poni l' accento sull' unione in vita delle elezioni, io mi auguro che proprio il valore superiore di questa unione ti convinca a ripensare alla ultima frase che hai scritto.

munchhausen

Anonimo ha detto...

Dai rocco, calma. Non è il caso. Ancora uno sforzo e siamo fuori. Il 10 aprile è vicino.
:-)
Poi si litiga fra noi sul serio :-)

alduccio ha detto...

Esistono varie anime nella sinistra. Ma soprattutto esiste lo spirito di critica, si autocritica, soprattutto. Per cui non è "o io o lui", ma "sia io che lui".
Se non fossimo un pò Tfazzisti, non voteremmo a sinistra
Aldo

Undine ha detto...

Non mi piacciono le epurazioni, Rocco. Non mi piace quell'invito rivolto alla redazione di Kilombo che suona assai simile al "Mi alzo e me ne vado" del Cavaliere dall'Annunziata.
Leggo Abele da un po' e, a meno che si diletti a scrivere il contrario di ciò che davvero pensa, non mi sembra un infiltrato. E' "semplicemente" un cittadino di sinistra a cui non è piaciuto il film di Moretti, tanto da ritenerlo un boomerang per la coalizione per cui voterà.

Non condivido il suo giudizio su quel film, ma amo kilombo e i kilombisti che non s'intruppano. E' sicuramente il nostro marchio di fabbrica.
Ripensaci.

Anonimo ha detto...

Caro Rocco, La tua netta presa di posizione seguita alla critica svolta da Abele sul Film di Moretti, mi ha posto diversi problemi; in primo luogo ho cercato di capire qual è il pensiero di Abele, così come espresso nei suo post.
Si dichiara anarchico, ma francamente il suo post mi ha lasciato molto perplesso :
Vignette che urlano e gatte checovano – del 20/2/2006 alle 23:5
http://abele.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=922108

Chi legge mi scusi, forse la mia è una mente troppo semplice ma in genere, quando una cosa è incredibile potrebbe essere opportuno non crederla.
Accoglierò a braccia aperte la versione di chiunque voglia spiegarmi meglio che succede ma per ora a me pare di capire che:
1) masse abilmente orchestrate stanno insanguinando il mondo per futili motivi;
2) le vignette sono state "saggiamente" fatte sparire,
3) i nostri giornalisti sembrano non aver visto le vignette, e si limitano di tacciarle di blasfemia senza sapere di cosa parlano.
E nessuno sembra dire che atti come bruciare una chiesa o uccidere un uomo in nome di Allah sono più blasfemi di qualsiasi disegno.
E nessuno sembra dire che la nostra tolleranza deve essere limitata dal rispetto dei nostri valori di base e che gli accordi internazionali vanno mantenuti.

DOVE SONO I NOSTRI FILOSOFI, I NOSRI OPINIONISTI, GLI AVVOCATI DEI NOSTRI VALORI?

Sarà bene che ci togliamo velocemente di dosso questa psicologia da perdenti o il nostro mondo diverrà presto tanto brutto.

Nel mentre proporrei un'altra versione: non è che la reazione degli integralisti è proprio dettata da una saggia paura?
Non è che il ridicolo delle loro "non idee" è l'unica vera arma che li può danneggiare sputato in faccia alla gente.
Manuali di magia narrano che una forte risata debella ogni maledizione.
Hitler temeva la satira più degli eserciti e così anche Stalin.

Pensateci: forse un bomabardamento di vignette potrebbe far iniziare a far considerare la UE non tanto un gigante scemo ma un colosso culturale con cui non è opportuno scherzare

Lungi da me l’idea di volermi ergere a giudice di Abele, ma ho l’impressione che la posizione espressa in queste righe, sia più collimante con Marcello Pera anziché con una qualsiasi espressa dall’unione.
Il film di Moretti non l’ho visto e non posso pronunciarmi nel merito.
Sono d’accordo con te quando sottolinei che in questo frangente è vitale, x la stessa sopravvivenza dell’Unione, avere il massimo di compattezza x sconfiggere l’attuale coalizione:
PRIMUM VIVERE. Quanto alle discussioni all’interno del centrosinistra, credo che nell’ottica di uno spirito unitario, mi auguro che Kilombo non diventi una semplice cassa di risonanza delle posizioni Ufficiali, ma abbia la capacità di saper interloquire con esse, sì da riuscire ad offrire utili spunti di riflessione, al fine di impostare una politica che sia all’altezza dei problemi che la situazione ci pone.
Inviterei Abele a chiarire le sue idee in merito alla situazione internazionale, come sulle prospettive dell’Unione; in tal modo eviterebbe che le posizioni qui esposte, si rivelino semplici “abbai alla luna”.
Beppe

Anonimo ha detto...

Mah, addirittura infiltrato... diciamo che semplicemente certe cose sembrano prese dal Foglio o da Libero...
Il lato positivo è che l'esperienza in Kilombo potrebbe aiutarlo a trovare la sua effettiva collocazione politica, visto che forse ha veramente sbagliato casa... Kilombo serve anche a questo: a capire dove stai! :-D

Anonimo ha detto...

Kilombo è un aggregatore di sinistra che dovrebbe stimolare la discussione, il pensiero ed eventualmente l'aggiornamento su certe tematiche. Non certo tirare una volata elettorale al grido di "boia chi molla".

soviet.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

Un anonimo ha detto...
Kilombo è un aggregatore di sinistra che dovrebbe stimolare la discussione, il pensiero ed eventualmente l'aggiornamento su certe tematiche. Non certo tirare una volata elettorale al grido di "boia chi molla".

soviet.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

Ti prego di cambiare idea. Kilombo, come più volte ti hanno detto, è un aggregatore in cui si trovano identità di tutti i tipi. Noi sinistri siamo sempre molto sfaccettati e trovare unità in qualunque argomento è impossibile. Non condivido l'analisi del film, ma sono convinto della sua buona fede. Lo spirito di Kilombo è proprio questo, creare un dibattito attorno a qualche argomento. Senza chiedere epurazioni si discute anche animatamente. D'altronde noi troveremo sempre qualcosa su cui litigare.. Spero proprio che cambierai idea, o almeno ti prenderai un altro po' di tempo per decidere!

roccobiondi ha detto...

Prendo atto che quasi nessuno (salvo beppecavallo, claude, forse dovrei) ha voluto entrare nel merito dei miei rilievi al post di abele sul film di Moretti.
E allora rifaccio le domande: ritenete voi che possa dirsi di sinistra chi definisce Prodi «un leader inaccettabile, boiardo della vecchia DC più degenere, colluso con le peggiori lobbies economiche, coinvolto in vicende losche e meschine, e totalmente nullo politicamente»?; ritenete voi che possa dirsi di sinistra chi parla di «ulteriore deresponsabilizzazione per i sedicenti leader della sinistra che, invece di lottare (attività poco chic e fuori moda), si limitano a "disapprovare e scandalizzarsi" come vecchie zitelle»?; ritenete voi che possa dirsi di sinistra chi ancora non ha deciso se andare o non andare a votare il 9 e 10 aprile?
Io non lo ritengo.
E la smetto qui. Accolgo l'invito del compagno Francesco (insolitacommedia) a stare calmo fino al 10 aprile.

Anonimo ha detto...

onestamente sì. quelli che la pensano così a sinistra sono tanti e sono tanto a sinistra che stanno a sinistra di bertinotti.

a noi non può piacere, ma l'etichetta io non la do ne la tolgo. sai quanti mi hanno detto che non sono di sinistra perchè avevo posizioni non fedeli alla linea?

Anonimo ha detto...

Caro Rocco,
sì, ritengo che si possa stare a sinistra criticando la sinistra e lo possiamo fare proprio perché siamo di sinistra. Perché per fortuna noi non siamo il partito azienda nato ieri, né una cricca di tifosi da stadio pagati per sventolare bandiere ai congressi. Siamo una forza che viene da lontano, dalle tante anime, che si riconosce in linee diverse di pensiero, in tattiche e strategie politiche diverse e anche in interpretazioni diverse della Storia.
Mi stupisce questo tuo accanimento contro chi critica il film di Moretti, considerando che Moretti stesso non è MAI stato morbido nei confronti della sinistra, anzi, per la precisione non è mai stato morbido nei confronti dei vertici di certa sinistra. Ti sei dimenticato di quando dal palco di Piazza Navona nel 2002 Moretti diceva «Mi dispiace molto, ma con questo tipo di dirigenti noi non vinceremo mai»?
E ti sei dimenticato di quando un mese prima “Pancho” Pardi promosse la marcia dei “professori”?
La sinistra ha sempre criticato se stessa, forse anche troppo e troppo di frequente, perfino talvolta rinnegando la propria storia. A volte questo è controproducente, e sono d’accordo con te che lo è in particolare modo in vista delle elezioni.

E questo tuo battere i piedi in terra facendo una bizza assurda da asilo infantile mi pare, scusami se te lo dico, proprio per niente in sintonia con quello che la sinistra sta cercando di fare per questo paese.
Se all’interno dell’Unione ogni anima della sinistra avesse detto “o io o lui” a quest’ora saremmo ancora dispersi in mille rivoli, senza un leader e ci potremmo scordare di avere una qualche minima speranza di mandare a casa l’attuale governo.

Baba

Anonimo ha detto...

Ragazzi, calma! Mi sono persa l'incontro/scontro perché ho avuto problemi con Internet. Credo che siamo tutti un po' più nervosetti del solito, ed è giusto che sia così. Siamo sotto elezioni e l'Italia sta scegliendo il suo futuro...essere nervosi è normale. Spero che Rocco voglia rimanere un kilombista comunque. Diamo voce a tutti, quando si presenterà un caso davvero grave e senza attenuanti provvederemo all'epurazione (che brutta parola) Da parte mia, essendo nel gruppo dei fondatori, difenderò l'esistenza di kilombo con tutte le mie forze (quindi non c'è pericolo) Ciao

roccobiondi ha detto...

x tisbe. In effetti mi stava meravigliando il tuo silenzio. Trovandomi io in kilombo perché da te più volte invitato, mi aspettavo un tuo contributo nella discussione.
Mi ha sorpreso pure il silenzio dell'abele, che continua ad andare avanti per la sua strada. Vatti a leggere il suo post di oggi "Semplici opzioni ". Per me continua a dire delle emerite cazzate, inconciliabili con il mio essere di sinistra. Ma mi sono consegnato alla calma, fino al 10 aprile, e quindi per ora taccio.
E' ovvio che kilombo va avanti anche senza di me, ma è altrettanto ovvio che anche io (come chiunque) potrà andare avanti senza kilombo. Il fatto che a kilombo non hanno aderito, per esempio, sefossistato e rita (resistenza infinita), che tu ed io conosciamo, dovrebbe far riflettere.

Anonimo ha detto...

Rocco, io vorrei che tu rimanessi. Abbiamo discusso a lungo su cosa doveva essere Kilombo, e alla fine la maggioranza ha deciso per comprendere tutta la sinistra, non solo una parte. Il mio ruolo mi impone di essere super partes e ti assicuro che la redazione fin'ora ha avuto le sue belle gatte da pelare. Abbiamo discusso tra noi trovando un punto d'incontro e credo che fino ad ora abbiamo lavorato sempre bene, nel rispetto della Carta e nel rispetto di tutti. E' chiaro che terremo gli occhi aperti. Io stessa non condivido tanti post pubblicati in kilombo ... ma non siamo in regime...

Anonimo ha detto...

@forse dovrei --- Spero che tu capisca fino in fondo il significato delle tue parole: parli di una vittoria della sinistra con il fine unico di spazzare via quello che c'è adesso. E dopo? Non sono mica tanto secondari i "dettagli" di cui parli...

Cristian

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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