2 marzo 2006

Silvio Berlusconi show: una minghiata

Il Congresso degli Stati Uniti è composto da 100 senatori e da 435 deputati, per un totale di 535. I deputati e senatori americani, presenti allo spot elettorale di Berlusconi mandato in onda dagli Stati Uniti, erano non più di cinquantacinque; solo il 10 per cento dei componenti dunque. Il resto della sala era stata riempita da intere classi di stagisti, da impiegati e funzionari che hanno partecipato in cambio del pomeriggio libero, da un nutrito gruppone di amici e collaboratori del Berlusca, oltre che da un plotone di deputati italiani di centrodestra. Deputati e senatori americani hanno proseguito regolarmente i lavori nelle commissioni; i due canali televisivi a circuito chiuso non hanno trasmesso neanche un'immagine dell'evento.
Nessun americano si è accorto che Berlusconi era in America. Nessuna tv, nessuna radio, nessun giornale si è occupato di lui. Persino C-Span, la rete che trasmette in diretta le sedute del congresso, ieri, ha disertato la seduta delle camere congiunte, mentre parlava Berlusconi, ed ha seguito per tutta la mattinata i lavori delle commissioni.
Sono state le telecamere di Canale 5 e di Rete 4, al seguito del premier, a riprendere lo spot ad uso e consumo della campagna elettorale italiana.
Solo National Public Radio, l'emittente ufficiosa del dipartimento di stato, ha dedicato un servizio intitolato: «Berlusconi negli Usa per cercare voti in patria». Durante la trasmissione è stato intervistato uno studioso della politica italiana, Charles Kupcham, che ha spiegato cosa è la par condicio e come il viaggio a Washington sia solo un pretesto per farsi propaganda a dispetto delle regole.
Ma tutte queste cose nessuno le ha dette al pubblico italiano, che si è trovato spaesato di fronte alla benevola sceneggiata del congresso americano, tra applausi e standing ovation. Il Berlusca avrà pagato i figuranti?
Diversa accoglienza avevano avuto gli altri due compari di Bush della guerra in Iraq: Tony Blair e Aznar. I loro interventi al Congresso furono trasmessi negli Stati Uniti in diretta da tutte le reti tv.
Ma per fortuna anche in Italia i minchioni creduloni continuano a diminuire.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Il mascarato le prova tutte; ma persino La Casa Bianca, al termine dello schow elettorale del tipo, si è preoccupate di far sapere che il fatto non costituiva approvazione della sua politica e men meno poteva essere interpretato come appoggio alla sua campagna elettorale.
Ormai, anche lo staff presidenziale fiuta aria di NUOVO.
Hasta la victoria.

Anonimo ha detto...

c'è chi scrive a cazzo su un blog, e chi parla a braccio al congresso usa...feel the difference ;)

Anonimo ha detto...

ehi, aspettate un momento...e che mi dite della Clinton commossa? no, vi prego...non fatemi credere che.... sob!

Anonimo ha detto...

sono rimasto senza parole ...non ho voluto parlarne sul mio blog...proprio per questo .. mi sento offeso che un siffatto individuo ha parlato a mio nome (perchè al congresso è andato come capo del governo )

Anonimo ha detto...

ridiamo e scherziamo, ma le fiction televisive sono le puttanate più in voga. pensate a terra nostra, un posto al sole, centocretine. è la finzione che ci tuffa nella merda, e la gente non si accorge manco dell'onda. gli americani non si saranno accorti di nulla, ma le nonne rincoglionite sì..

Anonimo ha detto...

Ciao, un avolta eri aggregato a Blognews perché adesso non provi con Kilombo?Pensaci è una buona idea. Ciao

Anonimo ha detto...

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