28 giugno 2008

Per i presidenti pene raddoppiate - Il guaio è la gnocca

Sogno un governo che approvi un disegno di legge che preveda per le quattro cariche più alte dello Stato pene raddoppiate rispetto ai comuni mortali. Loro dovrebbero dare l’esempio nel comportarsi correttamente ed essere condannati più severamente se hanno sgarrato o sgarrano. E questo per sempre, a prescindere dal numero del loro mandato. Esattamente l’opposto da quello che prevedono le facce di bronzo di Berlusconi & Soci.
Gli eletti dal popolo se erano delinquenti, tali restano.
Con l’attuale legge elettorale poi il popolo non sceglie un bel niente, vota i delinquenti che gli vengono proposti; prendere o lasciare. Non solo. I presidenti della repubblica, del senato e della camera non vengono eletti dal popolo, ma dai sodali loro. Solo Berlusconi è il padreterno che si fa eleggere dal popolo, utilizzando le sue televisioni e la moral suasion che ne deriva.
Col lodo Alfano (chi era costui?) l’attuale maggioranza esegue il diktat del gran capo Berlusconi: «Fate una legge che mi salvi dai processi una volta per tutte». Alla faccia di quello che in altri tempi avevano affermato i Fini, i La Russa, i Gasparri, i Bossi contro l’immunità.
Non si può non concordare con Massimo Giannini quando scrive che siamo alla personalizzazione della norma giuridica, alla privatizzazione della cosa pubblica, a tentativi di ripiegare la vita nazionale su una biografia personale.
Quando leggevo l’Unità, diretta da Furio Colombo, mi capitava assai spesso che quello che io scrivevo contro Berlusconi su questo blog la sera prima, l’indomani me lo trovavo su quel giornale. Vi era un comune sentire.
Ora vi è un comune sentire con Di Pietro. Quello che io penso, lui lo dice. «Le intercettazioni che loro vogliono limitare ci fanno vedere un capo del governo che fa un lavoro più da magnaccia, impegnato a piazzare le veline che parlavano troppo», ha detto oggi Di Pietro. In altre parole «Abbiamo un capo del governo che fa il magnaccia».
E Libero, il giornale di Berlusconi, aveva ieri già preventivamente confermato a tutta pagina: «Il guaio è la gnocca».

3 commenti:

Giorgio Boratto ha detto...

Bravo Rocco, il tuo comune sentire è anche il mio. Hai visto come il sogno dello 'statista' sia durato poco? Il 'magnaccia' è una condizione spirituale che il cranio asfaltato non ha mai dismesso.

Prefe ha detto...

hai ragione,
essere capo di un governo dovrebbe essere un'aggravante, come essere clandestino ! (solo che essere clandestino non dovrebbe essere un'aggravante).
E più grave un reato commesso da chi fa le leggi, santi numi, sembra un concetto molto elementare.

doc_lucio ha detto...

Completamente in accordo con il tuo pensiero. Piu' si va in alto e piu' la caduta è dolorosa.