13 ottobre 2006

Festa del Cinema Roma

Ci sono alla Festa del Cinema di Roma. Un po’ di confusione.Bisogna ambientarsi.
Per arrivare ieri a Roma con il treno, i quasi normali problemi. L’anno scorso per arrivare alla Mostra del Cinema di Venezia il treno ha portato 12 ore di ritardo, per un blocco ferroviario per sciopero di agricoltori. Quest’anno per la Festa del Cinema di Roma, con il treno solo tre ore e mezzo di ritardo.
Ho ritirato l’accredito culturale ed ho cercato di capire qualcosa leggendo depliant, programmi, carte varie. Ho cercato di farmi un programma dei film da vedere domani.
Ora che sono qui sento lontane le diatribe su Venezia e Roma. Ora conta solo Roma.
Non riesco a risolvere il problema del collegamento ad internet.
Roma, 12 ottobre 2006

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il cinema italiano degli ultimi 15 20 anni tolti i grandi maestri ha prodotto paccottiglia deprimente che ha un suo filone, introspettivo e sociale, senza spessore, attori raccattati per strada. E reggisti, perlopiù con due g, stando alle origgini. ad esempio la disgraziata francesca comencini, che romana osa criticare una città Milano che per quanto ne si voglia dir male, è migliore di Roma. Io odio la roma del dopoguerra, non ci abiterei neanche sotto minaccia, è il caos stradale e linguistico. Capitale per un remoto passato glorioso oggi somiglia ad una spugna che sugge potere e denaro per varie vie senza produrre utili economici e culturali significativi. Per seppellire la comencini basti dire: se ne torni da dove viene e là sputazzi sentenze, a Milano venga a spazzare al massimo le strade, signorina spocchia. Conosco personalmente Carlo Mazzacurati, un buon uomo, ma non è l'alluce di Fellini. e quel poveretto di nanni moretti? o l'attore simbolo del giovane cinema italiano, garçon Maxibon... io storia e critica del Cinema l'ho studiata in una seria e prestigiosa Università del Nord, non a canicattì nè al cepu nè a napoli 1,2,3,4,5,6... sinceramente oggi tra le americanate e le cagate italiane 99 volte su 100, preferisco una televendita, assai più espressivi i protagonisti ed il plot narrativo spesso è una spanna su quello delle pellicole italiane, danaro sprecato. Roma, povero Veltroni, è un brav'uomo, ma oltre al "scinema" non va... Lodare questi registi che lordano pellicole e Città e non "scittà", comencina! penso sia fornore asini di nuovo foraggio.

Anonimo ha detto...

Il cinema italiano degli ultimi 15 20 anni tolti i grandi maestri ha prodotto paccottiglia deprimente che ha un suo filone, introspettivo e sociale, senza spessore, attori raccattati per strada. E reggisti, perlopiù con due g, stando alle origgini. ad esempio la disgraziata francesca comencini, che romana osa criticare una città Milano che per quanto ne si voglia dir male, è migliore di Roma. Io odio la roma del dopoguerra, non ci abiterei neanche sotto minaccia, è il caos stradale e linguistico. Capitale per un remoto passato glorioso oggi somiglia ad una spugna che sugge potere e denaro per varie vie senza produrre utili economici e culturali significativi. Per seppellire la comencini basti dire: se ne torni da dove viene e là sputazzi sentenze, a Milano venga a spazzare al massimo le strade, signorina spocchia. Conosco personalmente Carlo Mazzacurati, un buon uomo, ma non è l'alluce di Fellini. e quel poveretto di nanni moretti? o l'attore simbolo del giovane cinema italiano, garçon Maxibon... io storia e critica del Cinema l'ho studiata in una seria e prestigiosa Università del Nord, non a canicattì nè al cepu nè a napoli 1,2,3,4,5,6... sinceramente oggi tra le americanate e le cagate italiane 99 volte su 100, preferisco una televendita, assai più espressivi i protagonisti ed il plot narrativo spesso è una spanna su quello delle pellicole italiane, danaro sprecato. Roma, povero Veltroni, è un brav'uomo, ma oltre al "scinema" non va... Lodare questi registi che lordano pellicole e Città e non "scittà", comencina! penso sia fornire asini di nuovo foraggio.

Anonimo ha detto...

bell'evento veramente questo del cinema,purtroppo pero questi treni non cambiano mai