25 gennaio 2004

Buongiorno, notte

Terzo film del Cineforum Grottaglie 2004
Film astorico ed intimista che non rende un buon servizio né alla figura di Moro né ai tragici fatti che hanno insanguinato l’Italia negli anni settanta. Non si capisce qual è la posizione di Bellocchio sulle Brigate Rosse. Il film si colloca nella scia dell’insabbiamento del caso Moro; si ritiene cioè che sul delitto Moro è ormai tutto chiaro e non vi sia più nulla da dire. Io invece sono con chi sostiene che il caso Moro è ancora apertissimo; sono molte le zone d’ombra; bisogna ancora dare una risposta soddisfacente alla domanda: “apparati dello Stato, servizi segreti, P2, Stati Uniti c’entrano qualcosa con il delitto Moro?”.

TRAMA
Chiara, giovane terrorista appartenente alla lotta armata, è coinvolta nel sequestro Moro. Attraverso il suo sguardo - talvolta perso, spesso impaurito, inconsapevolmente o consapevolmente miope sulla realtà che la circonda - prende corpo il complesso mondo degli "anni di piombo", disperatamente fiducioso nell’avvento della rivoluzione e intrappolato nei rituali della clandestinità. Di contro è chiamata a vivere la normalità del quotidiano con i suoi ritmi di sempre: un ufficio, un lavoro, dei colleghi e un ragazzo che sembra leggerla nel profondo, più di quanto lei stessa riesca a fare. Aggrappata a quel filo di emozioni che l’ideologia e la lotta di classe recidono continuamente, si scoprirà in conflitto con i suoi compagni e sempre più a disagio nel suo ruolo di combattente, mentre passato e presente ne incrinano le certezze e il fascino dell’utopia rivoluzionaria non riesce a compensare la ferocia distruttiva di chi le vive vicino o le dorme accanto.

CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Marco Bellocchio
Soggetto e Sceneggiatura: Marco Bellocchio
Fotografia: Pasquale Mari
Scenografia: Marco Dentici
Costumi: Sergio Ballo
Montaggio: Francesca Calvelli
Musiche: Riccardo Giagni
Italia, 2003
Durata: 105'


PERSONAGGI E INTERPRETI
Chiara: Maya Sansa
Aldo Moro: Roberto Herlitzka
Pier Giorgio Bellocchio
Luigi Lo Cascio
Giovanni Calcagno
Paolo Briguglia

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