17 marzo 2009

Centrale idroelettrica a Villa Castelli

E' stata inaugurata lunedì 16 marzo 2009 a Villa Castelli (Brindisi) la prima centrale idroelettrica della Puglia. Ente proprietario della struttura è l'Acquedotto Pugliese.
La centrale è in grado di produrre 450 MWatt/h, sufficiente a fornire energia elettrica ad un Comune di circa 3.500 abitanti. Piccola cosa potrebbe sembrare, ma l'Acquedotto Pugliese è impegnato all'attuazione di un piano che prevede la realizzazione a regime di 10 centrali idroelettriche che sfruttano i salti d’acqua trasportata nelle condotte, l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici su siti aziendali e la riconversione entro il 2010 di almeno il 30% degli acquisti verdi che sta facendo in forniture eco-compatibili.
Al termine di queste attività programmate, l'Acquedotto Pugliese sarà in grado di produrre circa 33.000 MWatt/h, una quantità sufficiente a servire un Comune di 30.000 abitanti.
Sul suo sito internet così scrive l'Acquedotto Pugliese: «Tra i vantaggi ambientali derivanti dall'adozione del Piano, vi sono: la riduzione dei consumi di materie prime, l'aumento dell'efficienza energetica, la riduzione delle emissioni in acqua ed aria, la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti. Il Piano è quindi uno strumento strategico trasversale in grado di agire su più problemi ambientali contemporaneamente».
La centrale idroelettrica di Villa Castelli sfrutta il dislivello di circa 120 metri esistente tra la camera di carico di Montefellone e la camera smorzatrice di Contrada Battaglia. Per produrre energia elettrica viene sfruttata l'energia cinetica naturale provocata dal salto dell'acqua, tramite l’installazione a valle di una turbina. La ruota della turbina è a fusione unica in acciaio inossidabile. Direttamente accoppiato alla turbina vi è un alternatore asincrono del tipo trifase, lubrificato a grasso.
La centrale idroelettrica di Villa Castelli è all’avanguardia sotto l’aspetto tecnico e gestionale. Completamente automatizzata, è altresì dotata di un sistema di telecontrollo e di telecomando a distanza.
Questa centrale non è nuova, già esisteva nel 1929. Ha prodotto energia elettrica fino al 1971. Oggi, a distanza di quasi 40 anni, grazie all’impiego di nuove tecnologie ed all’impegno dell’Acquedotto Pugliese, è nuovamente in esercizio.
Nel giorno della nuova inaugurazione è stata festa grande. Erano presenti le massime autorità dell'Acquedotto Pugliese, a cominciare dall'amministratore unico Ivo Monteforte. Per la Regione Puglia era presente la consigliera per le questioni internazionali e tecnologiche Danielle Gattegno Mazzonis, al posto del presidente Nichi Vendola (colpevolmente assente) che pure aveva assicurato la sua presenza. Era presente il sindaco di Villa Castelli Francesco Nigro, con la fascia tricolore. Erano presenti alunni delle scuole di Villa Castelli. Erano presenti tantissime televisioni e giornalisti della carta stampata, nazionali e locali. Fra le tantissime dichiarazioni rilasciate mi piace riportare quella della Mazzonis: «La centrale di Villa Castelli è ad emissioni zero ed è, tra l'altro, immersa in un ambiente naturale bellissimo e ricco di uliveti. Rappresenta la prova di come sia possibile produrre energia elettrica senza alcun impatto per il territorio. Siamo convinti che l'Italia non ha bisogno del nucleare».
Alla fine della cerimonia di inaugurazione ricchissimo buffet per tutti, all'aperto.
Sulla storia della centrale idroelettrica di Villa Castelli, nell'anno accademico 2005/2006 presso l'Università di Lecce, Giancarlo Ciracì aveva discusso una corposa e dettagliata tesi di laurea in archeologia industriale dal titolo “L'Acquedotto del Sele e la centrale idroelettrica Battaglia”.
E' ovvio, per me che risiedo a Villa Castelli, che alla cerimonia di inaugurazione della centrale idroelettrica ho partecipato anch'io.

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