20 luglio 2007

Il prete brigante - una storia del Sud

Nell’ambito delle manifestazioni “Grottaglie d’estate 2007”, è stato rappresentato mercoledì 18 luglio lo spettacolo teatrale “Il prete brigante - una storia del Sud” di Mimmo Fornaro, con la regia di Alfredo Traversa, a cura della Compagnia “Cesare Giulio Viola” di Taranto.
Scenario naturale era il giardino Mediterraneo del Castello Episcopio, con le sue piante di ficodindia, uva a pergola, fichi, edera, e con fondale un antico muro di pietra e tufo.
La storia è tratta da un poemetto in dialetto del contadino cantastorie Leonardo Arcadio, vissuto a Grottaglie all’epoca dei fatti narrati. L’inquadramento storico è fornito dalla biografia del prete brigante (Don Ciro Annicchiarico 1775-1818) scritta da Rosario Quaranta.
La notte del 16 luglio 1803 viene ucciso don Giuseppe Motolese, contendente dell’Annicchiarico dei favori della bella Antonia Zaccaria (la Curciòla). Viene accusato del delitto Don Ciro, che viene arrestato e condannato a 15 anni di galera. Don Ciro, che si proclamò sempre innocente di questo delitto, si dette alla macchia e divenne capo di una banda di briganti. Tradito dai suoi venne arrestato presso la masseria Scasserba e fucilato a Francavilla Fontana l’8 febbraio 1818.
Un cantastorie porta in giro sul suo carro un gruppo di attori-burattini, con i quali racconta la storia del prete brigante, Papa Ggiru. Il racconto tenta di mettere insieme, in un unicum artistico, recitazione, musiche in diretta, costumi, coreografia. Non sempre il risultato è buono, però. Vi è qualche caduta di stile. Qualche parte deve essere limata e migliorata.
Vengono portate in scena le differenze di classe, sempre esistite, tra ricchi e poveri. E i tentativi di questi ultimi di reagire e ribellarsi, senza alcuna speranza di riuscita però. La storia non viene scritta per i poveri.
Il brigantaggio assumerà una sua più precisa connotazione sociale e politica a cavallo degli anni che portarono all’unità d’Italia: 1860/1870, quando il fenomeno da sporadico ed individuale diventerà corale e di massa. Ma nemmeno allora i poveri riuscirono a riscattarsi dalla loro condizione di sottomissione e sfruttamento.
Attori, molto apprezzati ed applauditi: Daniela Figliola, Mimmo Fornaio, Claudio Genga, Mariangela Lincesso, Marina Lupo, Franco Nacca, Maria Pugliese, Tiziana Risolo, Vincenzo Raimondi; percussioni e musiche originali: Mimmo Gori.

Il prete brigante (video)

3 commenti:

Tisbe ha detto...

Bentornato!
Che bello questo post, mi piacciono i briganti ;-)

La Tela di Penelope ha detto...

Conosci "La Storia bandita"? E' uno spettacolo molto bello, specialmente se visto nell'arena di Brindisi montagna.

roccobiondi ha detto...

Ho visto anch'io al Parco della Grancìa, a Brindisi di Montagna, il cinespettacolo "La storia bandita". Anzi per quest'anno sto organizzando un pullman, che partirà dal mio paese Villa Castelli (in provincia di Brindisi), per andare a vedere lo spettacolo sabato 18 agosto.