15 giugno 2007

Sogno banche alle cooperative

Ormai scrivo pochissimo in questo mio blog. Il poco tempo libero che ho lo dedico più a leggere (libri) che a scrivere post.
Confesso però che le tentazioni a scrivere sono molte e la rinuncia mi pesa.
Per esempio su due fatti di questi giorni avrei delle riflessioni da fare.
Sintetizzo.
Non vedo niente di strano che le cooperative italiane abbiano o aspirano ad avere delle proprie banche. Non vedo perché i tanti soci delle cooperative devono essere costretti ad arricchire le banche degli altri. Plaudo a D’Alema quando tifa per la scalata di Unipol alla Banca Nazionale del Lavoro, purtroppo poi fallita. Io sogno non una ma tante banche di proprietà delle cooperative. Per me il sogno più grande sarebbe se le cooperative rosse riuscissero a fregare la Banca Mediolanum a Berlusconi. Non capisco perché dobbiamo essere solo noi a farci fregare da lui e non il contrario.
Altra cosa che m’indigna è l’evasione delle tasse da parte dei tanti furbi. Sono un dipendente statale che viene spogliato preventivamente. Le cifre comunicate dall’Agenzia delle entrate sono astronomiche: 270 miliardi di euro vengono nascoste al fisco. 43 miliardi di euro di Iva quindi non vengono versati nelle casse dello Stato. Il dato si riferisce al 2004, anno in cui regnava Berlusconi., il teorizzatore della necessità di evadere il fisco e forse il più grande evasore fiscale. Alla faccia di noi fessi che per merito degli evasori siamo costretti a pagare il 10 per cento in più, rispetto al dovuto. Berlusconi e soci le tasse le fanno pagare solo a noi. Loro se le riducono. Sarebbe ora di cambiare.

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