31 dicembre 2006

Addio 2006

Il 2006 non poteva finire in modo peggiore: l'impiccagione di Saddam Hussein. Io che l'avevo già impiccato nella mia coscienza per i suoi crimini immani, lo avrei lasciato fisicamente vivere, o meglio sopravvivere, per il rispetto che ho verso qualsiasi vita umana. Parimenti nella mia coscienza insieme a lui ho già impiccato George W. Bush, insieme a due suoi compari insignificanti: Blair e Berlusconi, che hanno voluto e accettato la terribile guerra in Iraq, tuttora non finita. Bush è responsabile di circa sessantamila morti civili iracheni, a cui sono da aggiungere i militari ammazzati sia iracheni che americani. In Iraq Bush ha fatto massacrare ad oggi circa duemilatrecento americani, di più di quanto ne hanno ammazzati i terroristi negli Stati Uniti l'11 settembre 2001. Ho voluto vedere le immagini preparatorie dell'impiccagione di Saddam in un solo telegiornale e per me è stato già troppo. Ho sentito dire che in internet girano le immagini con la scena completa dell'impiccagione, dall'inizio alla fine. Finora non le ho cercate e forse non le cercherò mai.
In questo mio diario voglio ricordare il 2006 non solo per questa immane tragedia irachena, ma anche per altri tre fatti.
Primo. La vittoria di Prodi e della sinistra nelle elezioni politiche. In questi primi mesi di governo si sarebbe potuto far molto di più. Ma mi accontento. Il peggiore governo Prodi sarà sempre meglio del migliore di Berlusconi.
Secondo. La chiesa cattolica ha rifiutato il funerale religioso a Pirgiorgio Welby, che aveva chiesto di essere lasciato morire in pace. La chiesa cattolica dimostra ancora una volta di essere un sepolcro imbiancato. Ha concesso il funerale religioso ai peggiori delinquenti.
Terzo. La mia Juventus quest'anno è stata condannata a giocare in serie B. Se le accuse erano vere, la condanna è meritata. Ma dubito che il mondo del calcio saprà trovare la forza di redimersi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

in punta di piedi, un augurio di Buon Anno

Anonimo ha detto...

auguri di buon anno a te, e dubito che il calcio non tanto possa, quanto voglia, redimersi

Anonimo ha detto...

vorrei commentare le tue tre riflessioni a mio modo:
1.La vittoria di Prodi ( per quanto mi possa essere antipatico in Berlusca) si e' rivelata in una sconfitta comunicativa;
2. La chiesa ha dato conferma della sua estraneita' al mondo che la circonda, forse chiedera' scusa a Welby fra 400 anni come ha fatto cnon il grande Galileo;
3. Ahime' anche io sono Juventino...
Un saluto da chi non e' sempre tra quelli di Villa.