Ma il Berlusca, dopo quel tragico 17 febbraio scorso, quando dalla polizia libica erano stati ammazzati 14 libici che stavano attaccando il consolato italiano, non aveva detto che con Gheddafi era stato tutto chiarito? «Ho parlato a lungo con il leader libico Gheddafi e mi ha assicurato la difesa dell'incolumità dei nostri connazionali, del personale del nostro consolato. Quindi tra i nostri due paesi non si è verificato e non c'è nessun problema». E' ovvio che Berlusconi, come al solito, mentiva. Non aveva parlato proprio con nessuno, forse solo con se stesso, se Gheddafi ieri ha detto: «I libici odiano l'Italia, non la Danimarca. I libici cercano l'occasione per far esplodere la loro rabbia contro l'Italia da quando nel 1911 l'Italia occupò la Libia. La ragione di questo è che l'Italia non ha ricompensato i libici per le loro sofferenze».
Certo che viviamo in tempi bui, se per delle vignette su Maometto si scatena una guerra di religione che ha già fatto molti morti, se la Libia approfittando di un indegno gesto di un ministro italiano minaccia rappresaglie contro l'Italia per fatti avvenuti 90 anni fa. Ci manca l'equilibrio. Bush vuol imporre la democrazia nel mondo con le bombe e i carri armati. Berlusconi non perde occasione di insultare pesantemente chi non la pensa come lui. Ministri della Repubblica italiana irridono la Costituzione, nata dalle intese fra tutte le forze democratiche che avevano sconfitto il fascismo.
In Italia e nel mondo abbiamo bisogno di governanti equilibrati. Mandiamo a casa chi si crede di essere Gesù Cristo o Napoleone.
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3 commenti:
E' colpa di berlusconi!
è amico di putin e il russo ci taglia il gas
gheddafi l'hai detto tu
non vorrei che pure bush...
Se gli amici sono questi, meglio non pensare a ipotetici "nemici".
Ciao, Beppe.
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