13 marzo 2006

Berlusconi: qui comando io

Siamo arrivati agli avvertimenti stile mafioso in diretta tv. «Allora io mi alzo e me ne vado e questo resterà come una macchia nella sua carriera professionale», tuona Berlusconi. E poi rincara la dose: «Lei deve vergognarsi per come si è comportata». E' il preavviso per il futuro licenziamento dell'Annunziata. Prima l'ha fatto cacciare da presidente della Rai, ora la farà cacciare dalla Rai, se farà in tempo. Andrà a fare compagnia a Biagi, Santoro, Luttazzi.
«Silvio Berlusconi è ormai agli sgoccioli e si avvia alla disfatta», commenta Oliviero Diliberto, che lo aveva strapazzato nella trasmissione Matrix di Mentana.
Berlusconi le domande che l'Annunziata doveva fargli, voleva imporle lui: «Vorrei che lei mi domandasse perché gli elettori devono votare per me e non per la sinistra».
Ma l'Annunziata non ci sta e replica a Berlusconi: «No, presidente, vorrei avere il privilegio di essere una delle poche persone che con lei riesce a fare delle domande».
Berlusconi in venti minuti aveva già avuto modo di insultare tutti. «Rientra nella professione e nella storia della sinistra imbrogliare». «Bianco non ha mai dato prova di serietà in tutta la sua attività di presidente del Copaco». «Rai3 è una macchina da guerra contro il presidente del consiglio». «Lei è una giornalista che ha dei forti pregiudizi e che è una espressione unica, organica alla sinistra», aveva detto all'Annunziata, tanto per metterla a suo agio.
Dopo la fuga di Berlusconi dalla trasmissione dell'Annunziata, per non rispondere alle sua domande, Enzo Biagi ha detto: «Ha tagliato la corda, mai vista una cosa simile. Ma lui è abituato a giornalisti che si stendono...». Sarà un'offesa per i giornalisti, ma finora non si era mai visto in tv nessun giornalista che aveva avuto il coraggio e la professionalità di bloccare il Berlusca in uno dei suoi quotidiani ed interminabili sproloqui, per fargli una domanda seria. Se qualcuno si era azzardato a farlo aveva perso il posto di lavoro.
Mario Morcellini, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione all'università la Sapienza di Roma ha così commentato la fuga di Berlusconi: «Credo che il concetto di fuga codarda che ha sempre attribuito a Prodi, oggi possa essere applicato a lui. Berlusconi è in una grave e strana situazione di stress».
Berlusconi è un uomo fuori controllo perché sente ormai vicina la sconfitta, ha scritto Padellaro.
La democrazia italiana continua ad essere in pericolo. Dobbiamo liberarci da questo bubbone malefico. Il voto sarà la nostra arma per sconfiggerlo.

Crisi di nervi
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Non gioca più, se ne vada, davvero...

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