27 dicembre 2004

Come si fa un blog

«Ero molto a disagio. Dal mio personalissimo punto di vista il Governo Berlusconi, anche tralasciando lo specifico politico, stava impazzando oltre i confini del minimo buon gusto e sventolava a destra e a manca la bandiera della volontà popolare. Dall'altro lato, quello dell'opposizione, non vedevo nessuna alternativa che mi desse un briciolo di sicurezza. Io, come è nel mio diritto democratico, non mi sentivo affatto ben rappresentato». Questo brano di Giuseppe Granieri, blogger e grande esperto di blog, lo troviamo nella prefazione al libro di Sergio Maistrello: Come si fa un blog e sintetizza la motivazione più profonda che spinse Granieri ad aprire il suo blog nel dicembre 2002.

Il libro di Maistrello è utile non solo a chi vuole aprire un blog e muovere i primi passi, ma è utilissimo anche a chi un blog già ce l'ha. Si parla di che cos'è un blog, com'è fatto un blog, come si apre un blog, come si personalizza un blog, come si gestisce un blog. Ma si parla anche di blogroll, di categorie, di trackback, di feed Rss, di Css, di Atom, di aggregatori.

Il blog è un sito web e come tale è accessibile da chiunque abbia una connessione a Internet. La parola Weblog compare per la prima volta nel 1998. Nel 1999 nascono i primi strumenti artigianali per la pubblicazione di interventi quotidiani. Nell'estate 1999 arriva Blogger, la prima piattaforma completa americana per il Weblogging. La crescita è rapidissima; è realistico pensare che a metà del 2004 vi erano oltre tre milioni di blog attivi nel mondo; in Italia circa 100.000. In Italia i primi blog sono comparsi nel 2000. Il blog più diffuso è quello composto da testi. Sono storie personali, commenti sui temi di attualità, prese di posizione politiche, recensioni di libri o film, segnalazioni di risorse reperite in Rete. Ma esistono anche photoblog, blog grafici, audioblog, moblog.

Autore di un blog è chiunque abbia qualcosa da dire e sia disponibile a dirlo in pubblico, aprendosi al confronto con le persone che visitano il suo sito. Ma il blog viene usato anche da programmatori, designer, esperti di linguaggi, giornalisti, scrittori, artisti. Il blog sarà con ogni probabilità uno degli strumenti privilegiati per la comunicazione politica del futuro. Ma un blog - scrive Antonio Sofi in una delle prefazioni al libro - non è solo un dono fatto agli altri; è anche un impegno preso con se stessi. Per scrivere bene è necessario leggere bene e tanto. La ricerca di spunti non si esaurisce entro i confini della pagina scritta e diviene stimolo per una vita culturale più completa e variegata: dal cinema al teatro, alla musica. Il blog è uno strumento che sta dando potere agli individui, abilitandoli a esprimersi e stimolandoli ad assumere una nuova coscienza di sé in realazione al mondo circostante.

L'autore del libro, nel guidare ad aprire e gestire un blog, utilizza come esempio Splinder, il primo e più amato servizio di blogging italiano. Ma tante altre sono le piattaforme disponibili ed utilizzabili. Nel libro sono tutte presentate. Le vie che hanno portato noi blogger ad usare un servizio piuttosto che un altro sono molteplici. Io per esempio sono stato portato al blog di SuperEva [mio vecchio blog] da una email pubblicitaria.