In tutta Italia ieri si è celebrata la festa dei lavoratori con un entusiasmo che mancava da tempo. Piazze e cortei strapieni. E' stata la risposta democratica ai bui cinque anni di regime berlusconiano. La parte più attiva dell'Italia, quella che lavora o che vuole lavorare, ha voluto testimoniare che è sempre viva e presente. Ma il cuore della festa sono stati i giovani, a Locri, a Milano, a Roma, e dovunque.
Piccoli nei nella grande festa sono state le provocazione della destra. Fra queste la più premeditata quella della Letizia Moratti a Milano. Era stata già preavvisata con i fischi del 25 aprile. Ma lei è voluta entrare nel corteo del 1° Maggio con la palese intenzione di sfottere. Ed ha suonato la solita toccata e fuga. Compare nel corteo, si fa fischiare, e scappa. E' ovvio che tutti sono liberi di partecipare a tutti i cortei che vogliono, ma è altrettanto ovvio che tutti sono liberi di fischiare chi vogliono. Libero corteo, con liberi fischi. Ma per arrivare fino in fondo ad un corteo venendo fischiati ci vogliono le palle, e la Moratti non ce l'ha. Anche se un po' controvoglia, devo riconoscere che le palle ha dimostrato di averle Rocco Buttiglione, che pare sia riuscito a Torino ad arrivare fino alla fine del corteo pur tra i fischi.
Un milione di persone, principalmente giovani e ragazzi, in piazza San Giovanni a Roma. Una piazza così gremita i più vecchi la ricordavano solo per i funerali di Palmiro Togliatti e i più giovani per quelli di Enrico Berlinguer. Per otto ore si è ballato, cantato, insultato Berlusconi in un mix di politica e spettacolo. I ragazzi hanno srotolato i loro striscioni ironici e politici: "Io sto a Berlusconi come il pettine a Bisio", "Associazione mafiosa 3-6 anni. 3 canne 6-20 anni". Lungo applauso in ricordo dei soldati italiani morti a Nassiriya. Migliaia di bandiere arcobaleno del movimento pacifista.
I ragazzi, senza limiti di età, hanno ascoltato con attenzione e rispetto la lettera scritta dai giovani di Locri, un vero e proprio appello a non essere lasciati soli di fronte alle pistole ed ai fucili della 'ndrangheta.
Musica e politica fusi insieme. I cantanti si sono esibiti al meglio, gasati dall'entusiasmo della piazza. Dalla mia Puglia è arrivato Caparezza; capelli per aria e rap politico; nato nei centri sociali salentini ha incantato e divertito la piazza con il suo "vengo dalla luna".
I Modena City Ramblers hanno intonato la loro famosa versione di "Bella Ciao". La piazza l'ha cantato in coro ed ha chiesto il bis. Non c'è primo maggio senza "Bella ciao".
2 maggio 2006
Grande festa del 1° Maggio
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3 commenti:
Ieri pomeriggio son riuscito a vedere il concerto x una decina di minuti, ho beccato giusto Bella Ciao dei Ramblers, stupenda non l'avevo mai sentita.
Parlando con Baffo mi ha annunciato grandi novità nella vita amministrativa cittadina, spero ne vorrai dar conto nel tuo blog.
Ciao, biona notte, Beppe
...nell'aria si sente già un'atmosfera diversa ... c'è la speranza
Thank you!
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