17 maggio 2006

La verità sul Codice da Vinci

Bart D. Ehrman, uno tra i più autorevoli studiosi delle origini del cristianesimo, nel suo libro La verità sul Codice da Vinci cerca di fare chiarezza sui molti punti controversi del libro di Dan Brown, separa i fatti storici dalla creazione letteraria, fornisce ai lettori una chiave di decodifica dei segreti di uno dei libri più avvincenti finora scritti.
La capacità di registi e scrittori - scrive - di condizionare i sentimenti e modificare le opinioni del pubblico non è di per sé né buona né cattiva; è semplicemente una realtà dei nostri tempi. Ma se le immagini che creano per gli spettatori o per i lettori sono erronee, i fatti saranno per forza travisati e la finzione si sostituirà alla storia.
Ed ecco il decalogo da lui stilato sugli errori del Codice da Vinci.
1. La vita di Gesù certamente non è stata «scritta da migliaia di suoi seguaci in tutte le terre». Gesù non aveva migliaia di seguaci e men che meno alfabetizzati (p. 272).
2. Non è vero, ed è improprio, dire che «più di ottanta vangeli sono stati presi in considerazione per il Nuovo Testamento» (p. 272).
3. Non è assolutamente vero che prima del concilio di Nicea Gesù non era considerato divino bensì un «profeta mortale» (p. 273). La maggioranza dei cristiani, fin dall'inizio del IV secolo, ne riconosceva la divinità. (Alcuni pensavano che fosse divino al punto da non essere affatto umano!)
4. Costantino non commissionò una «nuova Bibbia» che omettesse i riferimenti ai tratti umani di Gesù (p. 275). Anzitutto non ne commissionò affatto una nuova, e inoltre, i libri che vi furono inclusi sono fitti di riferimenti ai tratti umani di Cristo (è affamato, stanco, si arrabbia; turbato; sanguina, muore...).
5. I Rotoli del Mar Morto non furono «trovati negli anni Cinquanta» (p. 275). Era il 1947. E i documenti di Nag Hammadi non raccontano per nulla la storia del Gral, né sottolineano l'umanità di Gesù. Semmai il contrario.
6. Il «costume dell'epoca» non imponeva «a un ebreo di essere sposato» (p. 288). Infatti i membri della comunità dei Rotoli del Mar Nero erano in gran parte maschi celibi.
7. I Rotoli del Mar Morto non sono tra «i più antichi documenti cristiani» (p. 288). Sono ebraici e di cristiano non hanno nulla.
8. Non sappiamo niente della discendenza di Maria Maddalena e niente la collega alla «Casa di Beniamino». Se anche ne avesse fatto parte, ciò non farebbe di lei una discendente di Davide (p. 291).
9. Non c'è nessun dato a confermare che Maria Maddalena era incinta all'epoca della crocifissione (p. 298).
10. Il documento Q non è una fonte pervenuta a noi e nascosta dal Vaticano, né un libro forse scritto dallo stesso Gesù. E' un ipotetico documento che per gli studiosi potrebbe essere stato a disposizione di Matteo e di Luca: sarebbe sostanzialmente una raccolta dei detti di Gesù. Gli studiosi cattolici ne hanno la stessa opinione dei non cattolici; non esistono segreti in merito (p. 300).
E così anche nessuna delle fonti antiche di cui disponiamo rivela che Gesù era sposato, tento meno con Maria Maddalena.
E' facile fare affermazioni sensazionalistiche su Gesù: Gesù era sposato! Gesù ebbe dei figli! Gesù era un mago! Gesù era un marxista! Gesù era un rivoluzionario armato! Gesù era gay! La gente comune ha pieno diritto di fare tutte le affermazioni che vuole, ma gli storici devono guardare alle prove. E di prove in questi sensi non ve ne sono.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Gistamente tu dici non ci sono prove sulle fesserie del codice da vinci, che onestamente ritengo un buon romanzo (poi i gusti sono gusti)..per il film non so devo vederlo.
Comunque se apri il vaso di pandora delle prove non ci sono neanche sull'esistenza di Gesù.
Per i Vangeli, indipendentemente dal libro, lo sanno anche i muri che sono stati riscritti e manipolati.

Anonimo ha detto...

A me questoromanzo non mi è mai interessato, e neppure il film, ma il polverone che sta facendo la chiesa ne sta stigmatizzando la fama. Sono cattiva: non è che si spartiscono gli introiti?

Anonimo ha detto...

sinceramente non capisco, un romanzo non deve per forza contenere la verità,e non lo dico io, ma lo diceva qualche tempo fa manzoni, parlando del suo adelchi, mezza verità e mezza storia

Anonimo ha detto...

antonio: il problema è che il Codice Da Vinci dà per vere affermazioni che non lo sono (dico, ma hai mai visto la Vergine delle Rocce di Leonardo? E' tutta diversa da come la descrive Dan Brown!) e che (dice Dan Brown) il codice non è solo un romanzo, e non è frutto di fantasia, ma di cose documentate (dove ha guardato non lo so, ma insomma).

Anonimo ha detto...

Data la sua assoluta indefinitezza e la mancanza di riscontri storici, la figura di Gesù è stata col tempo sostanzialmente manipolata e su di lui si è detto tutto è il contrario di tutto.

1-Anche perchè i Vangeli, rispetto ai fatti accaduti, sono di epoca tarda, frutto di tradizioni orali come minimo discutibili e diffuse come leggende "metropolitane", lievitate col tempo. Compresi i non ufficiali.
2-Erano comunque qualche decina. Ultimo scoperto, quello di Giuda.
3-Molte sette cristiane, definite "eresie" perchè contrapposte alla Chiesa "ufficiale", avevano idee diverse su Gesù, proprio perchè, non essendoci riscontri oggettivi e buttandola in metafisica, ognuno poteva inventarsi ciò che voleva. Il problema è mal posto: non esisteva una Chiesa ufficiale fin dall'inizio, ma tante tradizioni che ruotavano intorno a questo Gesù in maniera nebulosa. Poi la Chiesa paolina ha prevalso perchè meglio strutturata e appoggiata dal potere.
4-Costantino fece altro: facilitò la scrematura dei Vangeli col Concilio di Nicea, in cui vennero sanciti i canonici -tra l'altro ancora molto alterati rispetto a quelli che si leggono oggi- come "veri", anche perchè c'erano conflitti tra le varie sette ed "eresie" (specie quella ariana) e questo non giovava all'unità imperiale. Aveva bisogno di una Chiesa forte e non minata da conflitti che appoggiasse il suo potere. Inoltre fece in modo che il cristianesimo incorporasse -copiasse- numerosi elementi dal paganesimo e dal mitraismo, per creare una religione unificante e monoteistica per tutto l'impero.
5-I rotoli del Mar Morto parlano degli esseni, una comunità di fondamentalisti ebraici, dai quali il cristianesimo prenderà parecchi elementi del messianismo, traslandoli in senso metaforico e universalistico. Forse lo stesso Gesù e Giovanni Battista lo erano.
6-I rabbi, secondo le leggi mosaiche, dovevano essere sposati.
Le confraternite essene non disdegnavano affatto il matrimonio, per esigenze di "propagazione della specie", nonostante avessero un'impianto più monastico.
7-I rotoli sono pre-cristiani. Una religione non nasce con uno schiocco di dita, ma si evolve da elementi precedenti, prendendone alcuni e modificandone altri.
8-Maria Maddalena è citata come consorte di Gesù dal Vangelo gnostico di Filippo.
9-Su questo, nessuno ne sa nulla, non ci sono documentazioni.
10-Si, ma è solo un'ipotesi questo testo Q.

Il problema è che Dan Brown o ha letto male, oppure se n'è fregato alterando certi fatti rendendoli vero-simili per esigenze di copione. Rientra tutto nel contesto della fiction.

Sulle affermazioni sensazionalistiche, è proprio sbagliato il discorso di fondo, anzi, paradossale. Se quelle sono sensazionalistiche, allora lo sono anche di più queste: Gesù cammina sulle acque, risorge, resuscita i morti, cura con la sola imposizione delle mani, è figlio di una divinità, è la divinità stessa.
Francamente, è più sensato credere in queste cose ritenute "sensazionalistiche".

Anonimo ha detto...

Io credo che il Codice da Vinci sia una artificioso tentativo di speculazione e diffamazione. Sebbene si possa non avere idee particolarmente religiose non si può mirare allo scontro. Che è quello che di fatto cerca di fare il libro seminando il dubbio nel lettore.

Rabbi' ha detto...

mah... personalmente ritengo che il dubbio nel lettore lo semina Feuerbach. Dan Brown ha scritto un bel giallo a sfondo storico. A me sinceramente e' piaciuto, si legge velocemente, ti prende, e' uno di quei libri da leggere in spiaggia per relax, come un giallo appunto. Da qui a dargli autorita' storica, direi che ce ne passa. Poi, se il lettore ci crede, il problema e' relativo: a quanti libri la gente ha creduto che raccontavano panzane? Soprattutto libri religiosi o a sfondo religioso?