22 febbraio 2006

David Irving: negazione dell'Olocausto - Condannato

David Irving è stato condannato dalla corte d'assise di Vienna a tre anni di prigione per aver negato l'esistenza dell'Olocausto. In Austria, la negazione dell'Olocausto è un reato punibile con la reclusione fino a dieci anni.
Irving, era stato arrestato nel novembre scorso su un'autostrada austriaca, mentre si recava ad una riunione "di amici studenti", in verità una corporazione neonazista.
Irving ieri era arrivato in tribunale ammanettato. Il pubblico ministero Michael Klackl ha ricordato in aula che Irving si spaccia da anni per uno storico ma «è tutto meno che uno storico, è un ambizioso falsificatore della storia» che racconta di una Seconda guerra mondiale in cui «non ci furono le camere a gas, né alcun assassinio sistematico di massa organizzato dai nazisti». L'ammissione di colpa e il suo tardivo riconoscimento che «sì, le camere a gas sono esistete» sono serviti a limitare i danni (rischiava fino a dieci anni), ma non ad evitare la condanna. I giudici gli hanno negato il beneficio della sospensione condizionale della pena. In attesa dell' esame del ricorso, dovrà comunque restare in carcere.
«Le camere a gas ad Auschwitz erano false, sono state costruite nel 1948 per i turisti», aveva dichiarato spudoratamente Irving. Ed ancora: «Hitler era il migliore amico degli ebrei, senza di lui lo Stato di Israele non esisterebbe». Ha definito l'Auschwitz di oggi come «una Disneyland per turisti». Non si può mentire impunemente così, non si può irridere in questo modo a milioni e milioni di ebrei, zingari e omosessuali massacrati.
Le sue tesi del tutto infondate sul piano scientifico e documentario sono pericolose per le nuove generazioni che non hanno nessun ricordo e nessuna conoscenza diretta di quello che è avvenuto in Europa prima e dopo la seconda guerra mondiale. Un po' di carcere servirà per ristabilire la verità della storia.

Olocausto: Irving, storico negazionista, condannato a tre anni
Nazismo, Irving condannato a tre anni
Irving, il negazionismo e la galera

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente cominciano ad arrestare e incarcerare questi negazionisti del cavolo! Un po' di galera gli farà bene, a questa faccia da rottweiler qua sopra! Io non capisco: che gliene viene in saccoccia, a dire certe idiozie, palesemente e incontrovertibilmente false???

Anonimo ha detto...

io negazionista non sono, ma trovo pericoloso arrestare qualcuno semplicemente per le idee che professa.

Ivo Forni ha detto...

L'arresto di qualcuno che ha espresso delle tesi diverse da quelle degli altri mi fa accapponare la pelle. Spero che Irving abbia fomentato il terrorismo, abbia organizzato gruppi neonazisti, abbia fatto qualcosa insomma. Perche' se e' in carcere solo per le sue idee e le sue tesi, beh, brutta roba. Oggi lui, domani chi scrive una tesi su Marx, dopodomani chi non guarda il Grandefratello su Canale5.

ZS

roccobiondi ha detto...

Qui non si tratta di idee o tesi, qui si tratta di dichiarazioni false pure e semplici. Sarebbe come se qualcuno dicesse che roccobiondi non esiste perché non è mai nato. Eh no perdio io sono vivo e vegeto. Se dipendesse solo da me, io a chi fa un'affermazone del genere lo condannerei all'ergastolo (:-]). In Austria il codice penale prevede il carcere per chi nega l'Olocausto. Così è e così sia. Anche la legge italiana(se Berlusconi non l'ha cambiata)
prevede il carcere per l'apologia del fasismo. Nessun organismo internazionale ha condannato l'Austria e l'Italia per queste norme.

Anonimo ha detto...

Nessuna verità storica o scientifica, se è tale, ha bisogno di esser difesa in tribunale.

Son verità come l'esistenza delle streghe e altre "verità" da santa inquisizione che nella storia han avuto bisogno di esser difese in tribunale.

Peraltro...per fare un esempio fino al 1960 si credeva alle gasazioni a buchenwald dachau ecc... cosa a cui neppure gli storici "ufficiali" di oggi credono.

Se si fosse introdotta la difesa penale della "verità" questo non si sarebbe scoperto.

inoltre...perché sarebbe possibile mettere in discussione qualsiasi crimine (armeni, indiani, cosacchi sotto stalin...) e non la sacra verita' dell'olocausto?

la verità non ha bisogno di tribunali.