15 settembre 2004
In cerca dei tutor
Il caos regna sovrano nella scuola italiana. E’ scontato che la Moratti, per la sua formazione professionale, non capisca nulla di scuola, ma quello che mi sorprende è che i suoi consiglieri, i quali di scuola dovrebbero capirne, hanno le idee assolutamente confuse. Hanno voluto a tutti i costi cambiare la precedente organizzazione scolastica, che con fatica cominciava a dare i suoi frutti positivi, mettendo in atto una controriforma scriteriata. In questi giorni di inizio del nuovo anno scolastico si è alle prese con la fantastica invenzione dei tutor. Dovrebbero essere dei superdocenti con il compito di coordinare gli altri docenti di classe e consigliare gli allievi e le loro famiglie, ma non c’è nessun criterio per la loro individuazione. La scelta dovrebbe essere fatta dal collegio dei docenti e la nomina dal dirigente. Ma nessuno in pratica sa cosa e come fare. E si rischia lo stallo. E allora il Ministero non sa trovare niente di meglio che minacciare i dirigenti di declassamento se non creano i tutor. I tutor nominati si rifiutano di svolgere quel ruolo, perché di soldi per compensare quel maggiore impegno non ce ne sono. I sindacati dicono che la Moratti non può imporre il tutor, perché manca il contratto e perché le scuole possono rivalersi della loro autonomia. Insomma è un gran casino. E chi ne soffre è la formazione. Speriamo che passino presto questi tempi bui.
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