12 luglio 2006

Caos calmo - Propaganda del Vaticano


Se qualcuno che si interessa di libri aveva deciso, per conto suo, di non leggersi l'ultimo vincitore del Premio Strega, ora che il giornale del Vaticano L'Osservatore Romano lo ha scomunicato, quel libro dovrà leggerselo per forza. Non riesco a capire se chi scrive una stroncatura di un libro, per conto della Chiesa, lo faccia in cattiva o buona fede. Ritengo inverosimile che lo "sforbiciatore" non sappia che il suo intervento porterà più lettori a quel libro. Si ottiene quindi esattamente l'effetto contrario di quello che teoricamente ci si prefigge. E' banale osservare che l'arma migliore in questi casi dovrebbe essere il silenzio.
Il critico dell'Osservatore bolla le pagine di Caos calmo come «voyeuristiche, squallide descrizioni di performance sessuali. Il leitmotiv del sesso, le cui incontrollate derivazioni, con un ulteriore sovraccarico, ne rendono alquanto pesante la lettura. Visto con una lente di ingrandimento il sesso è diventato oggi il passaporto per vendere e far leggere un romanzo». In pratica è un invito a leggere il romanzo.
E' ovvio però che i meriti che hanno portato a far vincere quel libro sono altri.
Vincitore della 60/a edizione del Premio Strega, col romanzo Caos calmo (Bompiani), è Sandro Veronesi, che con 177 voti ha superato, anche se non di molto, le memorie di Rossana Rossanda La ragazza del secolo scorso (Einaudi) che ne ha ottenuti 150; gli altri tre della cinquina dei finalisti erano Massimiliano Palmese che Con l'amante proibita (Newton&Compton) ha avuto 18 voti; mentre 15 sono andati a Pietro Grossi con Pugni (Sellerio) e 7 a Giorgio De Santis con Cronache dalla città dei crolli (Avagliano).
Sandro Veronesi è nato a Firenze nel 1959 e dopo molti anni romani, è andato a vivere a Prato. Il suo esordio avvenne nell'88 con Per dove parte questo treno allegro, che fu subito salutato come opera molto promettente. Tra gli altri suoi romanzi ricordiamo Gli sfiorati, Venite venite B-52 e quindi quel La forza del passato che lo ha reso popolare ed è diventato anche un film.
Qualcuno ha detto che in quest'ultimo Strega ha vinto Veltroni che si è speso per l’amico Veronesi, piuttosto che D’Alema che aveva parteggiato per la compagna Rossanda. Ma questa era solo un’abile finzione da gossip letterario. In realtà ha vinto la letteratura contro la memoria saggistica.

A SANDRO VERONESI IL PREMIO STREGA 2006
"In quel libro c'è troppo sesso" - L'Osservatore 'scomunica' Veronesi
Uno ''Strega'' senza duelli

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma se passa tutto il giorno davanti la scuola della figlia!! io di sesso in sto libro non ne ricordo molto: cmq fan culo l'osservatore di sta cippa. probabilmente sono loro i voyeur, non le pagine del libro