Materne, Elementari, Medie, Superiori, Università: tutta la scuola italiana si schiera contro la Moratti. Tutti insieme appassionatamente.
Oggi 17 febbraio tutta l’Università italiana si è fermata. Rettori, presidi, professori, ricercatori e studenti sono sul piede di guerra contro il decreto di legge Moratti sul riordino dello status giuridico dei ricercatori.
Il preside di Scienze umanistiche della Sapienza di Roma Paolo Matthiae spiega: “Questa riforma è un attacco organico all’università pubblica e un attentato sostanziale alla capacità di fare ricerca”.
E Nicola Tranfaglia, professore di Storia contemporanea all’Università di Torino, aggiunge: “L’approvazione della legge Moratti segnerebbe la fine di una università pubblica degna di questo nome. Parlo di università pubblica perché il governo, con indubbia coerenza rispetto a quello che sta facendo nella scuola, privilegia nei suoi provvedimenti alcune università private che sono legate all’attuale maggioranza”.
All’università privata Prodeo è stato concesso un finanziamento equivalente quasi al finanziamento delle università pubbliche messe insieme.
17 febbraio 2004
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento