I Sindaci in carica non hanno mai digerito il divieto di ricandidarsi per il terzo mandato consecutivo. Attraverso la loro associazione ANCI hanno prima chiesto la soppressione del divieto per tutti i Comuni, poi sono scesi ai Comuni sotto i 15.000 abitanti ed ora si accontentano per quelli sotto i 5.000 abitanti. Il governo Berlusconi in un primo momento gli ha offerto i Comuni sotto 1.000 abitanti, ora pare che abbiano mediato con quelli sotto 3.000 abitanti.
Il centrodestra ovviamente non ha nessun interesse per questa modifica. La maggioranza dei sindaci appartiene al centrosinistra. Un sindaco in carica ha più probabilità di essere eletto, che non un nome nuovo; solo in quest’ultimo caso si parte alla pari.
Ritengo fasulle tutte le ragioni che vengono portate a favore del terzo mandato: ossequio alla libertà degli elettori, assicurare la continuità per una migliore crescita socio-economica-turistico-culturale delle realtà locali, difficoltà a reperire candidati sindaci nelle piccole realtà. Tutte chiacchiere. La vera verità è che si è attaccati al potere, che fanno molto comodo le clientele, che sono molto fruttuose le tangenti (forse conviene che dica quasi per tutti).
Molto ridicola poi la storia che non si riescono a trovare candidati. Io vivo in un Comune sotto i 10.000 abitanti, dove sono prossime le elezioni comunali. Gli aspiranti sindaci sono tanti che non si riesce a contarli.
26 febbraio 2004
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento