Non mi hanno mai divertito, perché non le ho mai capite, le picconate di Francesco Cossiga. Ma questa volta, con la storia di Berlusconi e lo Spirito Santo e di Prodi e Ciampi, mi è piaciuto. Tutto è partito da una foto usata nella convention del centrosinistra dei giorni scorsi, che ritraeva Prodi mentre faceva un brindisi con Ciampi. Il centrodestra ha inscenato la solita gazzarra.
Cossiga ironicamente e seraficamente dice: “Trovo infondate le critiche rivolte agli organizzatori della convention e allo stesso Prodi per l’apparizione su un maxischermo di uno spot che lo vede alzare un calice con Ciampi. Non vedo perché se si prospetta l’appoggio specifico dato dallo Spirito Santo a Berlusconi, ci si debba poi scandalizzare perché Prodi associ a sé la figura di Carlo Azeglio Ciampi”. E continua Cossiga: “Tra l’altro, mentre lo Spirito Santo non voterà, e se votasse non è certo che voterebbe per Berlusconi, è certo che Ciampi voterà per l’Ulivo”.
Niente di nuovo e di strano, Soares, De Gaulle, Pompidou, Mitterand, Chirac, da presidenti della Repubblica in carica, hanno partecipato alla campagna elettorale a favore dei loro partiti. Invertite le parti. Pensereste mai che Berlusconi, supponendo che fosse presidente della Repubblica, se ne sarebbe stato bello tranquillo al Quirinale senza scendere in campo a spada tratta per ottemperare alla sua missione di difendere l’Italia dai comunisti?
Aspettiamo che vengano chieste le dimissioni di Ciampi.
16 febbraio 2004
Lo Spirito Santo appoggia Berlusconi
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