Lavoratori di tutto il mondo sbertucciate i padroni. Potete farlo tranquillamente. Lo ha sancito il giudice del lavoro di Palermo, Gianfranco Pignataro.
I lavoratori dell’Auchan palermitana, attraverso i loro rappresentanti sindacali, sono andati pesanti. Hanno presentato l’organigramma aziendale come una struttura di “Cosa nostra”, con tanto di “cupola”, “capi dei mandamenti”, “omini, ominicchi e quaqquaraqquà”.
All’azienda questo è parso “gravemente diffamatorio, ingiurioso e offensivo”. Non così al giudice Pignataro che nella sua sentenza sostiene che è legittimo “il ricorso ad immagini volutamente esagerate e beffarde che tendono a ridicolizzare il destinatario della critica”.
Si può quindi sbeffeggiare senza paura colui che si ritiene il padrone unico dell’Italia. Ma non lo facciamo sapere al Berlusca, altrimenti subito dice che Pignataro è un giudice comunista.
18 febbraio 2004
Ridicolizzare il padrone non è reato
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