La sparata ateniese del Berlusca sull’equazione politici uguale ladri si è attirata l’automatica e scontata risposta che, se è vero che i politici sono ladri, lui è il capo dei ladri e non solo in quanto politico. E queste reazioni sono venute non solo dall’opposizione, ma anche dalla sua stessa maggioranza, vedi Casini e Follini, ma anche Selva e Bobo Craxi.
Un ex dc doc, Cossiga, in modo ironico, ma non tanto, domanda: “Come si fa, dimmi caro Silvio, ad essere insieme uno degli uomini più ricchi del mondo ed anche leader di un grande movimento politico, senza essere considerato un ladro?”.
Ma quello che più sorprende è quanto ha scritto ieri l’amico e consigliere (si fa per dire) Ferrara sul “Foglio” della moglie di Berlusconi. Nella sostanza Ferrara definisce Berlusconi demagogo, ciarlatano, forcaiolo, manigoldo, estremista mattoide, narcisista. Quanto basta, credo, per una querela da parte di Berlusconi contro Ferrara, con richiesta di risarcimento ultramiliardario.
21 febbraio 2004
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