A considerare le reazioni del mondo islamico alle parole pronunciate da Benedetto XVI all'università di Ratisbona su Islam e guerra santa, pare proprio che papa Ratzinger una cazzata l'abbia detta o almeno l'abbia fatta.
Nel discorso tenuto martedì scorso in Germania, il Papa ha citato l'imperatore bizantino Manuele II Paleologo, vissuto nel 14esimo secolo, che disse: "Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava".
I musulmani hanno reagito con rabbia a questa citazione e hanno chiesto le scuse del papa, per dissipare l'impressione che anch'egli partecipi alla campagna contro l'Islam.
Dal Vaticano si sono subito affrettati a dire che il papa è stato frainteso, non voleva dire quello che ha detto. Ma se il papa voleva semplicemente dire che non vi può mai essere una motivazione religiosa della violenza, io concordo pienamente con lui. Ha perfettamente ragione il gesuita Samir Khalil Samire quando afferma: «Chiunque sia, cristiano o musulmano, se segue la violenza, va contro la ragione e contro Dio, che è la fonte della ragione».
Ma comunque quella citazione papa Ratzinger poteva risparmiarsela. In un momento storico difficile e sull'orlo di una crisi di nervi, in cui viviamo, bisogna soppesare bene le parole, specialmente se uno è papa. Andare a pescare una frase di sette secoli fa, fa sospettare che la si fa propria. Abbiamo bisogno di pompieri e non di fuochisti. Non bisogna dare corda ai gruppi del radicalismo islamico.
La chiesa cattolica dovrebbe affrontare questi argomenti con un po' di dovuto pudore; non dimentichi le crociate, che furono una violenza istituzionalizzata, fatta benedire da Dio.
Ricerchiamo le cose che ci uniscono, per superare quelle che ci dividono.
Il versetto 99 della decina sura (capitolo) del Corano dice: «Se volesse il Signore, tutti quelli che sono sulla terra crederebbero. Ma tu non puoi prendere la gente per il collo perché credano!». Ho trascritto il versetto dal Corano tradotto dal cattolico Federico Peirone per la Mondadori. L'ebreo Moni Ovadia, con terminologia più moderna, l'ha tradotto: «Se Allah avesse voluto fare di tutti gli uomini dei credenti, lo avrebbe fatto. Chi sei tu dunque per imporre con la forza ad un uomo di credere a suo dispetto?». Non posseggo la traduzione di un islamico, ma credo che non sarebbe diversa nella sostanza.
16 settembre 2006
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5 commenti:
Ratzinger è abituato a soppesare le parole, per questo mi è difficile pensare ad uno scivolone pericoloso, o a una cazzata detta senza pudore.
Secondo me sapeva quello che poteva causare, anche se poi si dice dispiaciuto.
Tra l'altro ha anche fornito una giustificazione in più a Bush in questo periodo in cui sono manna dal cielo...
Questo papato si sta avvicinando pericolosamente agli USA, forse per creare un nemico comune e ristabilire le radici dell'Occidente a cui tiene tanto sia lui sia gli altri che contribuiscono a fomentare i terroristi?
Mah, spero solo che non tocchino i monumenti Vaticani. Se toccano il Papa, beh, se ne farà un altro.
PS: rileggendo l'ultima frase sembra che auguri del male al Papa. Non è così. Non mi piace che sia torto un capello neanche al peggiore che esista.
Il senso era: se con queste parole vuol mettere a rischio qualcuno, basta che non metta in rischio Roma, i suoi abitanti e i suoi monumenti. Se vuol rischiare, che lo faccia solo sulla sua pelle....
sottoscrivo ogni parola... ma dubito che ratzinger abbia citato casualmente...
Considerato i cappellini che si mette in testa, sarebbe strano se non dicesse cazzate. Ironia a parte, voglio sperare che non fosse intenzionale, se per intenzionale intendiamo fomentare la guerra, ma solo il peccato di un uomo che non ha ancora capito il ruolo che ricopre e vive la nostalgia della libertà d'essere ciò che è.
R.
Bella abitudine che sto prendendo; scorrazzare tra un blog di sconosciuti ed un altro e sparare le mie sentenze..Spero di aver inteso bene il senso del Web2.0!
Bene... comunque, strano a dirsi, ma l'unico che mi è sembrato pacato e ragionevole in tutta questa storia è stato Ahmadinejad, che dal Venzuela (tra l'altro, stran accoppiata Chavez-Ahmadinejad)ha dichiarato: "Noi rispettiamo il Papa e tutti devono essere interessati alla pace e alla giustizia".
Poi ha aggiunto "Qualsiasi problema a cui assistiamo nel mondo non è associato alle religioni ma ha a che fare piuttosto con il comportamento di alcuni dei loro seguaci".
Bush ha ragione a non volere un faccia a faccia con lui al palazzo di vetro, sarebbe troppo il divario tra uno che con le parole fa quello che vuole (Ahmadinejad) ed uno che forse deve ancora cercare sul vocabolario le parole semplici, ad esempio "democrazia" (Bush)
E a proposito di Ratzinger..credo abbia ragione Rita, non ha ancora in testa di non essere più un professore di teologia.
Saluti
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