«Se la Rai non mi fa fare quello che voglio io, me ne vado». E' la minaccia del Vespa incazzato.
«Se riducono da quattro a tre le puntate settimanali di Porta a porta, mi cerco un altro posto».
E poi si vanta di essere un moderato, mai sanzionato né rimproverato, che ha ottenuto sempre ottimi risultati. Si è dimenticato di essere stato, regnando Berlusconi, il suo servo prono, che zittiva chiunque si avventurasse di criticare il suo signore Berlusconi.
A meno che ora non si riprometta di cambiare padrone. Senza pudore. Detronizzato Berlusca, vuol passare armi e bagagli al servizio Prodi.
Lui si ritiene un uomo per tutte le stagioni. Non capisce perché lo si vuol punire. Lui è sempre al soldo del vincitore. Chi vince ha sempre ragione.
Lui si pone e propone come notaio di qualunque patto con gli italiani, purché rimanga sempre in televisione.
Lui non ha idea politica alcuna, Prodi vale quanto Berlusconi. Quel che conta sono i milioni dei contratti che riesce a strappare ai dirigenti della televisione.
La piaggeria nei confronti dell'ultimo signore è la sua professione. Sinistra e destra, sopra e sotto, sono la stessa cosa.
Di uno come lui forse non ci si può indignare. Di uno come lui ci dovremmo solo vergognare. Di uno come lui non sappiamo che fare.
Se veramente se ne andasse dalla televisione pubblica, non lo rimpiangeremmo per niente. Lui pensa solo a farsi gli affari suoi, come Berlusconi.
Noi pensiamo che la vita debba essere vissuta con più dignità.
21 settembre 2006
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1 commento:
Se se ne andasse per davvero, io sarei contenta! Che se ne vada...
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