19 settembre 2006

Il Papa cacciatore










Non ho capito di che religione sia quel tal Shujaat Ali, che ha disegnato le vignette contro Bendetto XVI, trasmesse sulla televisione araba al Jazeera. Sarà per caso musulmano? Una cosa è certa, se quelle vignette avessero avuto come soggetto Maometto o simboli legati all’Islam sarebbe successo il finimondo. Le vignette danesi insegnano.
Il papa Benedetto XVI viene raffigurato armato di fucile, intento ad ammazzare le colombe di pace che Giovanni Paolo II lancia da San Pietro.
Diventa chiaro allora che gli islamici estremisti cercano occasioni per attaccare le altre religioni. E questa non è una cosa buona.
Ma per fortuna anche fra gli islamici ci sono i moderati democratici. A sorpresa uno di questi si è dimostrato essere il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, che ha dichiarato: «Musulmani, cristiani ed ebrei e tutti coloro che credono nelle religioni, se sono veramente seguaci della religione, devono essere fautori della pace, della fratellanza e della tranquillità». Ben detto, da sottoscrivere pienamente.
Karol Wojtyla non avrebbe commesso la "gaffe" a cui è incorso il suo successore. Il professore Ratzinger ha prevalso sul teologo, il teorico ha prevalso sul predicatore, lo scienziato sul pontefice.
Ma l'odio contro il Papa occidentale viene ogni giorno fomentato. Nelle librerie di Istambul è in testa alle classifiche di vendite, e da molto prima che scoppiasse il caso della lezione di Ratisbona, un giallo intitolato Papaya Suikast, Attentato al Papa, sottotitolo: «Chi ucciderà Benedetto XVI a Istanbul?»
In ogni parte del mondo si ha bisogno di tolleranza, di equilibrio, di pace. Ed è quello che vogliamo noi. E per fortuna siamo in tanti.
La strada da fare è tanta. E dopo l'ultimo scivolone di papa Ratzinger più in salita.
Sulla stampa mondiale si è levato un coro di critiche contro il professor Ratzinger, che purtroppo è anche Papa. Il Times si è chiesto se Benedetto XVI «si rendesse conto di quale sarebbe stato l'effetto delle sue parole». Forse no.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo sia irrilevante chiedersi se Papa Ratzingher si sia posto il problema deele conseguenze della sua Lectio Magistralis. Sta di fatto che con quell'intervento ha posto un serio pregiudizio al dialogo fra le religioni monoteiste.
Mentre Karol Woitiwa partiva dall'assunto che le tre religioni monoteiste fossero promanazioni di dell'unico Padre Abramo, Ratzingher con la sua citazione di Dionigi Paleologo mette in evidenza una presunta superiorità cristiana sulle altre due religioni. E' un pensiero radicato del teologo Ratzingher. Sono persuaso che x continuare sulla strada del dialogo tra pari(?)-ma è proprio questo che mette in discussione il nuovo papa- sia opportuno partire dalla Summa Ignoranza di Nicola Cusano che ammette ogni visione di Dio come corretta ma parziale.
Ciao, buona giornata. beppe

Luca L. ha detto...

Il Papa è un uomo!
..chi come me non vede la divinità in un credo religioso, ma nella legge di gravità, nello sguardo della tua amata e in tutto ciò che è fenomenico, comprensibile o no, non puo' che considerare tutta questa vicenda come puramente strumentale.

Strumentale per chiunque, per i giornalisti, per i capi di stato, per i fondamentalisti di entrambe le credenze, per chi vuole qualche argomento per parlare un po' e sfoggiare la propria dialettica.. ci siamo dentro tutti!

Uscendo dal cinismo del personaggio che le mie parole stavano creando ...Ahmadinejad: concordo, come già ho scritto ieri sul post "Il papa puo' dire cazzate?", risulta il piu' assennato della combricola!

A risentirci.