
Film astorico ed intimista che non rende un buon servizio né alla figura di Moro né ai tragici fatti che hanno insanguinato l’Italia negli anni settanta. Non si capisce qual è la posizione di Bellocchio sulle Brigate Rosse. Il film si colloca nella scia dell’insabbiamento del caso Moro; si ritiene cioè che sul delitto Moro è ormai tutto chiaro e non vi sia più nulla da dire. Io invece sono con chi sostiene che il caso Moro è ancora apertissimo; sono molte le zone d’ombra; bisogna ancora dare una risposta soddisfacente alla domanda: “apparati dello Stato, servizi segreti, P2, Stati Uniti c’entrano qualcosa con il delitto Moro?”.
TRAMA
Chiara, giovane terrorista appartenente alla lotta armata, è coinvolta nel sequestro Moro. Attraverso il suo sguardo - talvolta perso, spesso impaurito, inconsapevolmente o consapevolmente miope sulla realtà che la circonda - prende corpo il complesso mondo degli "anni di piombo", disperatamente fiducioso nell’avvento della rivoluzione e intrappolato nei rituali della clandestinità. Di contro è chiamata a vivere la normalità del quotidiano con i suoi ritmi di sempre: un ufficio, un lavoro, dei colleghi e un ragazzo che sembra leggerla nel profondo, più di quanto lei stessa riesca a fare. Aggrappata a quel filo di emozioni che l’ideologia e la lotta di classe recidono continuamente, si scoprirà in conflitto con i suoi compagni e sempre più a disagio nel suo ruolo di combattente, mentre passato e presente ne incrinano le certezze e il fascino dell’utopia rivoluzionaria non riesce a compensare la ferocia distruttiva di chi le vive vicino o le dorme accanto.
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Marco Bellocchio
Soggetto e Sceneggiatura: Marco Bellocchio
Fotografia: Pasquale Mari
Scenografia: Marco Dentici
Costumi: Sergio Ballo
Montaggio: Francesca Calvelli
Musiche: Riccardo Giagni
Italia, 2003
Durata: 105'
PERSONAGGI E INTERPRETI
Chiara: Maya Sansa
Aldo Moro: Roberto Herlitzka
Pier Giorgio Bellocchio
Luigi Lo Cascio
Giovanni Calcagno
Paolo Briguglia
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