29 gennaio 2004

Aumenta la cultura?

I quotidiani si sono scatenati ad offrire come supplemento al giornale, e a prezzi abbastanza contenuti, libri di vario genere. Sembrerebbe che gli italiani si siano convertiti alla lettura. Ma forse così non è. Già come lettori di quotidiani noi italiani rimaniamo molto in basso nelle graduatorie. I libri che acquistiamo in edicola vanno ad accrescere il patrimonio cartaceo delle nostre case. Quanti sono quelli che leggono i libri che acquistano? Forse pochissimi. A cominciare da me. Ma io mi autoassolvo perché mi annovero fra i bibliofili. La motivazione principale per la quale questi ultimi acquistano libri non è per leggerli ma per possederli. Ma non è che io non legga. Vi è stato un lungo periodo, durante i miei studi universatari a Roma, che ho letto quasi un libro al giorno. Ora i tempi di lettura sono diradati, ma non abbandonati. Ricordo che in quegli anni romani talvolta saltavo il pranzo o la cena, per comperare con il risparmio un libro.
Dei libri allegati in questi ultimi tempi ai giornali io ho acquistati i 102 volumi della collana “Novecento” de La Biblioteca di Repubblica e sto acquistando dello stesso giornale tutti i libri della collana “Ottocento”, quelli in cofanetto. Sempre de la Repubblica ho acquistato i 20 volumi de l’Enciclopedia e sto acquistando gli altri 11 che la completano. Del Corriere della Sera ho acquistato i 12 volumi della Storia d’Italia di Indro Montanelli. De l’Unità ho acquistato i 17 volumi finora usciti della collana “Giorni di Storia”. Altre uscite le ho acquistate sporadicamente.

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