
Le uniche cose per le quali verrà ricordata sono l’obbligo per gli alunni di indossare il grembiule (meglio se nero abbinato ad un fèz), il 5 in condotta per i bulli (che verranno quindi automaticamente bocciati, e l’anno successivo prenderanno 3, per finire poi con un braccialetto elettronico), l’insulto di ignoranti ai professori del sud (bisognosi quindi di un corso di formazione accelerato). Non sarebbe più auspicabile e necessario invece un corso di formazione prima di diventare ministri e presidenti dei ministri?
Un deputato calabrese l’ha definita «il ministro più ignorante che abbiamo avuto negli ultimi 60 anni». Mi fido del suo giudizio.
Francesco Merlo su la Repubblica del 25 agosto 2008 ha scritto: «Non esiste una maniera raffinata di mostrare il dito medio, ma Mariastella Gelmini ci ha provato definendo i professori meridionali “dequalificati”, cioè ignoranti». Anche se Merlo ce lo sconsiglia, noi del sud, che lavoriamo nella scuola, il dito medio lo orientiamo contro la ministra, essendo (forse) l’unico linguaggio che da quella parte vien capito.
Io non presto eccessiva attenzione a quanto dice la Chiesa sulla politica e sui politici italiani. Ma quello che stavolta chiede il Servizio Informazione Religiosa (Sir) lo sottoscrivo pienamente: «Smettiamola di gettare fango sulla scuola del Sud o del Nord, sui professori fannulloni o quant’altro. Fa solo male, alla scuola e al Paese». Con buona pace non solo della Gelmini, ma anche di Brunetta.
Un professore del sud, dopo aver messo in rilievo le carenze di mezzi e strutture della scuole del sud, osserva e chiede: «Qui per ottenere il minimo dei risultati, in alcuni casi, devi fare dei veri e propri miracoli. Ci sarebbe da premiarli gli insegnanti del Sud non certo da denigrarli». Ed invece il governo Berlusconi programma nuovi tagli nei finanziamenti alle scuole.
Se poi si aggiunge che gli alti dirigenti regionali e provinciali della scuola vengono individuati per appartenenze e meriti politici, allora si capisce meglio il livello di degrado della scuola italiana. Nella mia Regione Puglia è in atto il cambio di tutti i dirigenti provinciali (ex Provveditori), a suo tempo nominati dal governo di centrosinistra, sostituiti ora da fiduciari del centrodestra. Senza contare poi che gli alti dirigenti difendono, a priori e a prescindere, la casta dei dirigenti inferiori (presidi), contro i professori e gli altri operatori della scuola.
E queste cose la ministra Gelmini le avalla. Tutto il sistema è marcio. Meno male che vi sono i professori del sud (anche nel profondo nord) che cercano con il loro lavoro di tenere alto il decoro della scuola italiana.