
Il Premio Cerecedo, che è giunto alla ventunesima edizione, prende il nome dal giornalista Francisco Cerecedo (1940-1977) che fu uno strenuo antifranchista e narrò con partecipazione e fedeltà i primi passi democratici della Spagna negli anni Settanta.
Tabucchi giornalista scrive i suoi articoli per El Pais, Le Monde e l'Unità.
«Ma mentre in Francia e Spagna - dichiara Tabucchi da Parigi - non esistono presidenti del Consiglio che detengono l'80 per cento della stampa, in Italia purtroppo questo avviene. Ecco perché un pezzo significativo di questo premio va a l'Unità, un giornale che ha saputo mantenere una voce libera rispetto al conformismo dilagante». Ma il premio va anche a Tabucchi autore di Sostiene Pereira, un romanzo dove si narra di un sofferto risveglio da una vita scialba ed insignificante ad un riscatto umano e politico verso la libertà.
Il premio Cerecedo è stato vinto negli anni passati da illustri personaggi della cultura europea. Hanno fatto parte della giuria di questo anno le voci più significative del giornalismo iberico ed europeo. Tabucchi nel commentare il premio ha parlato anche dell'affaire Buttiglione. «Pochi giornali italiani stanno dando spazio all'affaire Buttiglione, candidato da Berlusconi alla Commissione europea. Ma stiamo parlando di un uomo che ha definito l'omosessualità un problema morale e personale! Hitler, con le stesse motivazioni, spedì i gay tedeschi nella camera a gas. In Europa, di questo affaire, se ne parla; perché in Italia regna il silenzio?».
E' di oggi la notizia che il Parlamento europeo ha bocciato la candidatura di Buttiglione alla Commissione europea.
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