1 maggio 2004
1° Maggio: censuriamo la censura
Berlusconi ha paura anche dell’ombra di se stesso. Ma quello che più ci indigna sono i suoi molti servi che fanno a gara per nascondergli la verità. La differita di 20 minuti nella trasmissione del concerto del 1° Maggio da Piazza S. Giovanni in Roma è una vergogna e una provocazione plateale. La scusa è che qualcosa potrebbe danneggiare la liberazione dei nostri tre ostaggi in Iraq, la verità invece è che si ha paura che dal palco e dalla piazza si possa parlare male di Berlusconi. Anche i muri hanno invece capito che quanto più si parla male di Berlusconi tante più probabilità vi sono che i sequestratori liberino prima gli ostaggi. Berlusconi ci sta ridicolizzando in tutto il mondo e comincia a farci vergognare di essere italiani. Perché le televisioni pubbliche e private italiane, ormai tutte in mano ad un unico padrone, non censurano le puttanate e gli annunci delle false realizzazioni dei falsi patti che va dicendo e vantando Berlusconi? Ne guadagneremmo tutti in dignità e rispettabilità.
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