Ha vinto la Palma d’oro del Festival cinematografico di Cannes il cinema da combattimento di Michael Moore; combattimento inteso come impegno costante contro la guerra. “Fahrenheit 9/11” è un film bomba contro Bush di cui rivela gli interessi economici legati alla famiglia di Bin Laden. Per Moore la guerra in Iraq è una sporca guerra dichiarata da una cricca di affaristi mascherati da politici; l’America deve cambiare presidente perché l’attuale è un uomo disonesto e inaffidabile. L’obiettivo che Moore si prefigge con il suo film è quello di fare spostare quelle poche migliaia di voti che nel 2000 sarebbero bastati ad Al Goore per vincere. Speriamo che ciò avvenga e che a novembre gli americani eleggano a loro presidente John Kerry. Io già da adesso rispondo all’invito rivolto da Alberto Crespi su l’Unità di oggi e mando a Moore un caloroso “tank you, Mike”.
Anche la federazione dei critici internazionali ha premiato Fahrenheit 9/11.
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