Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e già presidente di Pax Christi International, in un’intervista ha detto cose che condivido pienamente.
Le torture non sono un effetto collaterale della guerra ma ne sono uno degli effetti fondamentali.
La guerra in Iraq appare sempre più come un momento dello scontro tra l’Occidente “cristiano” ed il mondo arabo-islamico. Noi occidentali non ne usciamo per niente bene. I particolari delle torture, perpetrate nel carcere di Baghdad, che puntano molto sulla sessualità, sulla nudità, toccano una sfera di valori verso cui il mondo musulmano è molto sensibile. Quei corpi nudi tenuti al guinzaglio rischiano di divenire il simbolo di un Occidente disumano, che usa il “guinzaglio” per tenere soggiogato un intero popolo. Il terrorismo diviene, o comunque viene percepito, come una forma di difesa estrema dal nostro mondo “cristiano” occidentale che si manifesta così offensivo nei confronti della persona umana.
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