In questo mio blog voglio lasciare una testimonianza dovuta a Lilli Gruber.
Molti di noi maschi, se non tutti, quando lei conduceva i telegiornali posizionandosi di profilo, anziché prestare attenzione a quello che diceva, guardando la sua bocca carnosa, ci lasciavamo trasportare da qualche cattivo pensiero. Non ci interessava se le notizie le avesse elaborate lei o gliele avesse scritte qualche altro, a noi importava che lì in video ci fosse lei. Magari fantasticavamo a spogliarla un po’.
Ci siamo un po’ ricreduti quando l’abbiamo vista e sentita parlare da Baghdad e ci raccontava della sporca guerra che lì veniva combattuta. Non riuscivamo a togliergli di dosso i vistosi foulards. Oltre lei ci interessava anche quello che diceva ed erano cose certamente pensate da lei.
Anche il milione e centomila elettori che l’hanno eletta al Parlamento Europeo lo hanno fatto pure per il suo fisico, ma principalmente per le sue idee e per i programmi che si prefigge di realizzare.
Io invece, che non ho potuto votarla, l’amerò per sempre perché ha battuto Berlusconi.
21 giugno 2004
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