«Il candidato al Parlamento europeo, nonché PresDelCons, Silvio Berlusconi è stato arrestato e condotto nella vicina caserma dei Carabinieri. Più volte sollecitato dalle forze dell’ordine ad interrompere il comizio e ad allontanarsi dal seggio elettorale, Berlusconi si era rifiutato di farlo affermando che lui è il PresDelCons. L’arresto ed un anno di reclusione sono previsti dall’articolo 9 della legge 212 che proibisce la propaganda a urne aperte».
A me e a tanti altri sarebbe piaciuto leggere sui giornali di stamani questa notizia. Ma purtroppo è falsa. Nessun componente delle forze dell’ordine ha invitato Berlusconi ad interrompere il comizio che stava tenendo ieri pomeriggio, ad urne elettorali aperte, nei pressi del seggio 502 della scuola “Dante Alighieri” di Milano. Se qualcuno si fosse permesso di invitarlo ad allontanarsi, il Berlusca avrebbe fatto prendere la sue generalità e se avesse opposto resistenza l’avrebbe fatto arrestare.
Non escludo ora che l’Unto del Signore si faccia approvare in tempi rapidissimi una legge che permetta al PresDelCons Silvio Berlusconi di poter fare campagna elettorale in cielo, in terra ed in ogni luogo, ora e sempre. E che questa legge sia all’ordine del giorno degli strateghi di Forza Italia lo testimonia quanto affermato dall’ex comunista, ora buffone di corte, Sandro Bondi a commento della netta presa di posizione contro l’ultimo (?) esempio della strafottenza del Berlusca; Bondi ha invitato l’opposizione ad «evitare polemiche strumentali ad urne aperte».
Mi consola che vi siano ancora uomini veri, come Enzo Biagi, che hanno il coraggio di richiamarsi alla saggezza popolare, quando ricorda che «l’ora del coglione prende a tutti».
13 giugno 2004
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