6 ottobre 2006

Non sparate sulla Croce Rossa

Premetto che qualsiasi porcata il governo di centrosinistra farà, io non gli toglierò mai il mio voto. Il peggior governo di centrosinistra sarà sempre migliore del migliore di centrodestra. La sinistra, comunque, è la mia famiglia ed io non la rinnegherò mai. Non capisco gli elettori pentiti del centrosinistra, i quali non perdono occasione per attaccare l'attuale governo, minacciando di votare (o tornare a votare) Berlusconi. Ma sarà poi vero che hanno votato Prodi? Il loro livore me lo fa dubitare.
Ma le porcate sono porcate. Chiunque le faccia. E qualcuna certamente ne è stata fatta con la minacciata finanziaria, se sindaci di sinistra del calibro di Veltroni, Cofferati, Chiamparino e Domenici l'hanno bocciata. Il rischio che loro denunciano è che quello che a livello centrale i cittadini dal reddito medio-basso riescono a guadagnare, poi a livello locale saranno costretti a sborsarlo al doppio. Anzi Chiamparino prevede conseguenze peggiori ancora. Ha quantificato che i tagli per Torino, se venisse confermata la Finanziaria così come è stata presentata da Padoa-Schioppa, sarebbero tra i 184 e i 196 milioni di euro. «Significa - ha spiegato Chiamparino - che al netto dalle spese per il personale, si taglierebbero tutti i servizi all'assistenza, alla scuola e al lavoro. E se anche applicassimo il massimo delle tasse per quanto riguarda l'Ici e l'Ire, non arriveremmo comunque a coprire la metà dei tagli che la Finanziaria ci chiede».
Mentre le critiche avanzate da tutti i Sindaci di sinistra fanno preoccupare il governo, che è già ricorso ai ripari, non gliene fa un baffo (e anche a noi non fregano niente) le minacce di Berlusconi di scendere in piazza. Qualcuno ha detto che se veramente quest'ultima minaccia venisse messa in atto, piazzando le telecamere si individuerebbero sicuri evasori fiscali.
Per tutte, io voglio citare una porcata, che colpirebbe tutti, ma ovviamente maggiormente i più poveri, e cioè il ticket sul pronto soccorso. Ma a chi gli è venuta questa idea? Bisognerebbe ricoverarlo e dimetterlo ogni giorno.
Mi consola il fatto che pare, a detta di sondaggisti come Piepoli e Weber, stia passando nell'opinione pubblica il messaggio che l'attuale governo voglia colpire i ceti medio-alti, per una ridistribuzione più equa della ricchezza. Ma in questa direzione bisogna fare molto e molto di più. Berlusconi, in proporzione a me, non paga niente.

3 commenti:

MeoSpatacca ha detto...

premetto che condivido la maggior parte del tuo discorso, specialmente l'incipit. Proprio per questo penso che ci siano difficoltà di comunicazione dal governo al Paese, poiché non sei il solo a vedere nel ticket per il pronto soccorso una "porcata". A parte che io già una quindicina d'anni or sono, pagai il ticket alla USL di Pavullo (MO) per mio figlio che risultò, fortunatamente, un codice verde. Ero in villeggiatura e non avevo il medico di famiglia a portata di... visita. Non me ne lamentai. Ho un amico, che ha lavorato al Ps del Policlinico Gemelli, che raccontava, anzi racconta ancora, che spessissimo il Ps era intasato di gente che sarebbe dovuta andare in ambulatorio (col ticket) ma che fingeva un'urgenza per non pagare il dazio. Se la coperta è corta qualcosa resterà scoperta, ed allora è meglio che per sofferenze, reali ma non gravi ed imminenti, le persone si rechino dal loro medico, dall'eventuale sostituto, dalla guardia medica, o negli ambulatori. Insomma a me non sembra affatto vessatoria, essendo applicata in una quindicina di regioni, senza che nessuno si sia mai scandalizzato. :-)

Anonimo ha detto...

Mi piace questo pezzo Tranne L'icipit! Chi sei, Masoch? Che ti ha fatto Berlusconi? E'invidia o basterebbe assumerti a Panorama? SAi che alle prossime elezioni non andrai a votare, scriverai un bell'articolo sull'astensionismo. Eccomi sono Mandrake. Dài che sto articolo mi garba, a parte il truculento desiderio sadomaso in incipit....

Anonimo ha detto...

Caro Rocco e cari commentatori, c'è un campo in particolare nel quale tra destra e sinistra non c'è differenza: LA SANITA'. Basta leggere il romanzo del sedicente Roberto Dantès "Camici sporchi" per capire molte, ma molte cose.
Uso della politica per governare la sanità senza ricorso al merito. Poi se qualcuno muore (e sono tanti, anche se nessuno lo dice) chissenefrega...