9 ottobre 2006

Governo Prodi: luna di fiele

















Voglio sperare (o forse illudere) che abbia ragione il viceministro Visco, quando afferma: «Sapevamo che la situazione era drammatica, un iniziale calo di popolarità era scontato».
I sondaggi sul governo di centrosinistra sono neri.
Prodi però si dice sereno: «Non mi turbo assolutamente - ha chiarito - perché il dovere di governare non è quello di "accontentare" ma quello di fare l'interesse del paese. Faremo correzioni, ha aggiunto, ma senza rinunciare ai principi cardine della manovra che sono quelli della equità, del rigore e dello sviluppo».
Ma intanto il 52,5% degli elettori ritiene che se si votasse oggi vincerebbe il centrodestra. Berlusconi gode.
Nando Pagnoncelli, dando i numeri di un sondaggio, rileva che mentre a luglio il 57% degli italiani esprimeva un giudizio positivo sul governo Prodi, oggi quella percentuale è precipitata al 41%.
Il cielo è sempre più plumbeo per Prodi e sempre più blu per Berlusconi.
Secondo un altro sondaggio il 50% degli italiani ritiene che il governo cadrà in anticipo rispetto alla scadenza naturale, 8 su 10 sono insoddisfatti della situazione del Paese, 2 su 3 non gradiscono la Finanziaria.
Bisogna ricorrere ai ripari, correggere gli errori e per il futuro farne di meno.
L'indulto non è sceso giù quasi a nessuno nel centrosinistra. L'idea che si potessero toccare le pensioni e le aperture sui diritti di cittadinanza per gli immigrati hanno fatto il resto.
La luna di miele tra Prodi e gli italiani è diventata luna di fiele. Qualcosa di buono è stato fatto, ma non si è riuscito a farlo sapere e a farlo capire. Ci manca la capacità di comunicare. Su questo dovremmo imparare da Berlusconi, il grande comunicatore (anche se poi l'elezioni le ha perse).
Ma forse non è solo questione di comunicazione. Beppe Fioroni ha detto: «Prima vivevamo in un mondo virtuale gestito dal grande Fratello. Ora dalla virtualità siamo passati alla realtà, che è peggio del previsto. Ma ripristinare i conti è un obbligo morale».
Il settimanale inglese The Economist spara a zero contro Prodi. «Coloro che avevano sperato che il governo Prodi avrebbe messo fine al gioco delle tre carte sui conti pubblici - scrive in un suo articolo - devono essere rimasti delusi da questa prima Finanziaria. Non ci sarà sviluppo e Regioni e Comuni aumenteranno le imposte». Ma forse agli inglesi qualunque cosa si faccia in Italia, non gli andrà mai bene.
Ma qualcosa per bloccare la frana bisogna però farla. Alla fine, in democrazia, per vincere contano i voti.

4 commenti:

meinong ha detto...

L'unico sondaggio che conta sono le elezioni. Per quelle c'è tempo.
Solo D'Alema fu capace di dimettersi per aver perso le regionali


Pensatoio

Anonimo ha detto...

governare è molto più difficile di comandare e farsi gli affari propri... temo

Anonimo ha detto...

Prodi dovrà andare in giro con la scorta. Il vantaggio di questa momentanea permanenza del governicchio sinistroide è nella sua manifestazione. C'è il bisogno che si vedano dei deficienti al "lavoro"... per rendersi conto che la intera o la stragrande maggioranza dei dirigenti ulivisti sono nettamente INFERIORI ai non superlativi uomini della CDL. Non è più questione politica. E' una questione di INTELLIGENZA. Per quanto si possa essere invidiosi (disturbati talvolta) del Cavaliere... ci si deve rendere conto che l'italietta NON ha alternative OGGI. E sono dei DEMENTI gli ulivini e i coglioni votanti perchè hanno votato per CAPRICCIO! Perchè Sergio Cofferati è stato ficcato a bologna e un ******* come fassino o un ******* come rutelli sono là a esibire la loro inettitudine? Perchè un CAPOLAVORO di Capacità come Massimo Cacciari è sempre ostacolato da questi ometti che SI DICE.. Coglioni per non dir di peggio hanno votato in un conflitto interiore che non può che crescere e culminare nella defenestrazione degli attuali pagliacci al governo!?? Cacciari? domattina lo voterei e non mi fregherebbe niente di votare per la CDL COME HO FATTO. Forse anche Cofferati, mi convincerebbe. Vedete, Un Uomo Solo per parafrasare Eraclito qui è diecimila. Un Cacciari è diecimila prrrrrr nome come una pernacchia ma si può? Una manovra che andrebbe accartocciata e incendiata... e gli incapaci A CASA!!! e chi ha votato male per ciò che accadrà nei prossimi mesi... perchè sgorbiogoverno non cadrà subito dovrà prima far venire COSA? La voglia di un Oltreberlusconi? Vogliamo un Duce? Il malgoverno VERO, il caos e la demenza di cento artigli di topo che tirano una giacchetta all'Eau de Mortadell, le città deitalianizzate (almeno nelle intenzioni involontarie o meno di questi ******) ci spingeranno a votare in modo DRASTICO e NON più CAPRICCIOSO e INFANTILE. i Coglioni cosiddetti non meritano un complimento in fondo all'etimo "virile". Non Coglioni ma Bambocci o Imbecilli SINE BACULUM. Le Università,Qui Lo Afferma un Docente Ben Quotato, sono denti cariati al midollo. Non possono asini partorire altro che asini. E oggi quegli asini hanno in mano per infantilismo e cooptazione ASINUS ASINUM FRICAT scuole e università donde escono appunto ASINI da decenni. Oggi l'italia è uno staterello governato dal caos ANCHE per questo. Vi è più intelligenza oggi nei muratori, negli idraulici, negli imbianchini e pittori... in coloro che ancora sanno FARE qualcosa di importante a partire dal proprio interesse sino a costruzioni complesse. Ci si meraviglia se oggi i nostri laureati non trovano impiego: perchè dovrebbero trovarlo? Sono al più pappagalli. Non ravviso per loro altra utilità che al geriatrico di qualsivoglia ospedale. EA

Anonimo ha detto...

una visione:il parlamento riunito salta per aria con e muoiono anche i piccioni sul tetto. cosa cambierebbe? Più tasse per i parenti dei caduti, la sicurezza, la ricostruzione i restauri...
Se qualcuno vive a roma... e avesse buon cuore...e la fortuna di trovare sulle strisce pedonali romano prodi e inutili consiglieri li potrebbe prendere sotto, con retromarcia nel nome degli italiani dall'unità d'Italia in qua? Grazie. Pittosto di votare ancora quelli lì mi taglio gli zebedei!