11 dicembre 2008

Prima uomini poi briganti - Borges

La vigilia e la festa dell’Immacolata le ho passate sulle tracce dei briganti. Con l’amico avv. Vito Nigro, domenica 7 eravamo a Filiano, in provincia di Potenza, dove nella serata, presso la biblioteca comunale, partiva una settimana dedicata al brigantaggio. L’accattivante titolo del programma era “Prima uomini poi briganti, l’altro volto del Brigantaggio”. Questo tema è stato appunto trattato nel Convegno tenutosi domenica 7, dove hanno relazionato Pietro Golia, Costantino Conte, Valentino Romano, Edoardo Vitale. Tutti amici e studiosi che sono passati, tra i tanti altri, nelle tre settimane di studio sul brigantaggio meridionale, che abbiamo tenute negli anni scorsi a Villa Castelli (Brindisi). La nostra idea di una settimana intera dedicata ai briganti meridionali, nostri antenati che hanno dato la vita per la loro e nostra sopravvivenza di meridionali, sta facendo scuola. Ne siamo immensamente felici, e ci auguriamo che queste settimane si moltiplichino su tutto il territorio nazionale. I nostri padri briganti se lo meritano. Rivalutiamo il loro sacrificio e diamo il nostro contributo a riscrivere la storia che portò all’unità d’Italia, facendo conoscere anche le loro ragioni. Qualcuno ha scritto a proposito del brigantaggio meridionale: «Un popolo intero assumeva il titolo di brigante».
Lunedì 8 dicembre eravamo a Sante Marie, in provincia dell’Aquila, a circa 400 km da Filiano. A Sante Marie, nella cascina Mastroddi, il 7 dicembre 1861 fu arrestato dai piemontesi il generale legittimista José Borges, che il giorno successivo fu fucilato in una piazza di Tagliacozzo. Borges dalla Spagna era venuto nel meridione, per organizzare la rivolta contro i piemontesi, nella speranza di riportare i Borboni sul trono dell’ex Regno delle Due Sicilie. Da diversi anni ormai si celebra, attorno ad un cippo commemorativo nei pressi della cascina Mastroddi, il sacrificio di Borges. Organizzatore dell’evento è il neoborbonico “Comitato per la ricerca e la divulgazione della Verità storica”. I neoborbonici, anche se da un punto di vista molto di parte, sono attivamente e meritoriamente impegnati nella rivalutazione del brigantaggio meridionale. Il Sindaco di Sante Marie, nel suo intervento, affermava che Borges non era un brigante ma un soldato. Noi invece riteniamo che Borges sia stato un “brigante”, convinti che al termine brigante debba ormai essere data una connotazione positiva, nell’accezione di difensore degli oppressi del Sud.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Salve dott. Biondi, mi chiamo Antonio Marrandino e le scrivo da Caserta, volevo farle i complimenti per il sito e porle alcune domande.
Perchè nel cinema è sempre difficile parlare di brigantaggio e poi un suo pensiero sulla cinematografia che parla di brigantaggio.
Di cosa si è parlato al convegno di Filiano? Sul rapporto cinema e brigantaggio? Le chiedo questo perchè sto elaborando una tesi sul "Brigantaggio nel cinema". Grazie!