29 novembre 2008

Social card: uno schifo

Lo straricco Berlusconi sputa in faccia ai poveri. E’ uno schifo usare la povertà per uno spot politico. La social card di 40 euro al mese (1,33 euro al giorno) è una squallida elemosina, che diventa un marchio infamante e mortificante per i poveri. L’erre moscia Tremonti annunzia la carta come una grande trovata pubblicitaria. Per lui ed il suo capo non conta il risultato ma l’effetto mediatico. Avvilisce la supponenza con cui annunciano una merdata come se fosse oro colato.
Senza alcun pudore vengono insultati i poveri. Possiederanno adesso il distintivo di appartenenza. Potranno andare al supermercato orgogliosi di avere e mostrare la carta dei poveri. Berlusconi e Tremonti dovreste vergognarvi, se ne foste capaci, della miserevole trovata.
La carta sociale non cambierà il tenore di vita dei poveri, non risolleverà la crisi dei consumi.
La social card è un’altra trovata italiana per fregare soldi allo stato. Solo una mente screativa come quella di Tremonti poteva partorirla. In realtà servirà ad arricchire chi la stamperà e chi incasserà la commissione sull’uso. Alla faccia dei poveri.
Se veramente si volevano aiutare i bisognosi bastava aumentare le pensioni sociali di quell’importo o far pervenire quei soldi direttamente nelle loro tasche.
Senza contare gli automatici imbrogli conseguenti alle false dichiarazione dei redditi. Verranno premiati gli evasori. Poca cosa, ma sempre premio ed imbroglio è.
L’attuale governo continua a mancare di serietà. Ma non è una novità. I governanti berlusconiani continueranno a vantarsi di essere stati votati. E questa volta non mentono. Altro discorso sarebbe vedere come hanno estorto quei voti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Considera anche che lo stato riavrà indietro anche una parte dei 40 euro sotto forma di imposta , come l'iva che Berlusconi lascia al 20% invece di ridurla e portarla come è stata una volta al 18 o al 15%. Non porta nessun vantaggio tra quelli che chi è in difficoltà (e io lo sono stato e lo sono ancora) vorrebbe ri-avere: cioè uscire dalla difficoltà e dalla crisi e non rientrarci.Cioè ottenere un aiuto che lo affranchi dal fare la fila alla Caritas per ricevere il pacco mensile, non dover andare a chiedere i libri usati o il kit scolastico eccetera. Ciò non vuol dire che una famiglia vuole soldi per comprare quadernoni firmati o aragoste o champagne.
http//illupodeicieli.leonardo.it

Anonimo ha detto...

...ma, possibile che nessuno ha pensato alla solita fregatura del solito furbacchione al governo? Sapete che per consumare i "grassi" 40 euro al mese di sconti al 5% della spesa bisognerebbe spenderne 800 euro? Ma non davano la Card a coloro che non superano i 600 euro al mese? Allora mi vien da dire che a tutti coloro che riusciranno a spendere i 40 euro non spetterebbe la Social Card!! Meditate gente, meditate.
Marcus