Per ricambiare la carineria fatta da Berlusconi nei confronti di Obama: «E’ giovane, bello e abbronzato», noi di Berlusconi potremmo dire: «E’ vecchio, brutto e pallido».
Arriverà il tempo che l’insulto che noi di «razza bianca» rivolgiamo ai neri: «Sporco negro di merda!» ci verrà ricambiato da quelli di «razza nera» con l’equivalente «Sporco bianco di merda!». Non ho fatta una ricerca approfondita, ma a naso dico che il colore della merda accomuna bianchi e neri.
Mario Pirani carinamente ha tentato di ingentilire il primo slogan tramutandolo in «sporco abbronzato di merda!». Io ho un’idea di come ingentilire, personalizzandolo, il secondo slogan, ma me la tengo per me.
Potrebbe arrivare il tempo che la «razza bianca» diventi «razza inferiore», rispetto alla nera. Forse ci potrebbe convenire annientare completamente il concetto di razza. Forse ci conviene parteggiare per gli abbronzati.
Carla Bruni, moglie del presidente francese Sarkozy, non ha dubbi, si schiera apertamente dalla parte dell’abbronzato Obama. «Mi fa uno strano effetto - ha detto la Bruni - quanto sento Silvio Berlusconi prendere l’avvenimento alla leggera e scherzare sul fatto che Obama è “sempre abbronzato”. E per questo sono felice di non essere più italiana».
Sono tantissimi gli italiani che sarebbero felici di non essere più italiani, per non essere spernacchiati alle uscite di Berlusconi. Almeno per il tempo che il Berlusca è pres del cons italiano.
Non si vergognano invece di essere berlusconiani Francesco Cossiga, Giorgia Meloni, Alessandra Mussolini e Roberto Castelli, che ha avuto il grandissimo acume di affermare: «la first lady di un paese importante dovrebbe pensare bene prima di parlare», che è appunto quello che in tutto il mondo pensano dovrebbe fare Berlusconi. In Francia ed in tutto il mondo civile, una battuta come quella di Berlusconi avrebbe provocato una tempesta politica e non avrebbe potuto essere liquidata come una carineria.
Ma l’uscita di Berlusconi può essere considerata una semplice cazzata? Non lo ritiene Mario Pirani, che afferma: «Non reputo una gaffe la desolante battuta del campione mondiale delle facce di bronzo, ancorché perfezionato da lifting, trapianti di chioma e tiraggi anti ruga». Quella battuta sottende una cultura sedimentata, che affonda le sue radici nel fascismo di Benito Mussolini, l’emanatore delle leggi razziali e che Dell’Utri ritiene «un uomo di valore dal punto di vista sia umano che culturale».
Il Regime fascista puniva con anni di carcere il concubinato tra un bianco e «una persona suddita dell’Africa orientale». Il Regime si rivolse anche al Vaticano «per evitare le nascite dei mulatti, che sono dei degenerati». Papa Pio XI approvò una direttiva che vietava «le ibridi unioni, per i saggi motivi igienico-sanitari intesi dallo Stato, la sconvenienza di un coniugio fra un bianco e un negro, le accresciute deficienze morali nel carattere della prole nascitura».
Queste cose qualcuno le avrà dette ad Obama.
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3 commenti:
Ho letto il tuo blog per soli 4 righe: nun se può leggere. Quindi non so nenache se sia un post satirico: mi arrischio. Ancora co' sta storia dell'insulto razzista??? e poi ci si lamenta se Berlusconi vince le elezioni.
Per tua informazione: se vuoi criticare critica su cose fondate: ( e ce ne sono ) poichè: un ministro francese ha detto la stessa frase di Berlusconi, e nessuno si è risentito neanche la Bruni, il primo a parlare di Obama abbronzato è il sinistrorso Zucconi, che penso conoscerai.
Anche loro razzisti e gaffeur?
La "battuta" di berlusconi è stata infelice. Purtroppo Silvio ci ha abbituato a situazioni del genere, basta ricordare le corna, ma personalmente non mi sento offeso perchè non reputo Berlusconi un mio portavoce. Mi sento troppo italiano per considerare il premier come mio portavoce. Non posso concepire che una persona di dubbia moralità vada in giro per il mondo a parlare anche per conto mio. Essere italiani è diverso dal voler fare a tutti i costi il simpatico pretendendo di fare bella figura dicendo battute di merda. Abbiamo già abbastanza stereotipi che ci gravano sul groppone (mafia, pizza, mandolino, ecc...) non ci serve un presidente del consiglio che faccia di tutto per etichettarci, non solo come razzisti, ma anche (e sopratutto)come coglioni. Cossiga poi, dopo le dichiarazioni sui manifestanti universitari, dovrebbe rimanere a casa a godersi lo stipendio di senatore a vita che noi gli elargiamo.
Carla Bruni... che dire... gran bella donna.. non voglio mettermi alla pari di Cossiga ma la sua uscita è stata infelice tanto quanto quella di Berlusconi. Essere fieri di non essere più italiani è da stupidi. Non si può davvero credere che una sola persona possa rappresentare tutto il nostro paese. Berlusconi si fa forte di essere stato eletto dagli italiani, io conosco un sacco di gente e nessuno mai mi ha confidato di averlo votato. Ma allora la cosa non quadra! Come mai Berlusconi ha vinto le elezioni, con una maggioranza schiaccante, ma non mi è mai capitato di sentirmi dire "io ho votato Silvio e ne vado fiero". Un'idea me ne la sono fatta. E' che ora anche chi l'ha votato ne prova vergogna. Chi è comunista, o comunque di sinistra, non prova nessuna vergogna a rendere pubblica la sua votazione, anche se il governo Prodi non ha fatto assolutamnete niente di meglio di quello attuale, ma chi vota Berlusconi prova vergogna.
Meditate gente... meditate.
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