Dello scrittore spagnolo Javier Marías [nella foto] finora non ho letto nulla. Mi tocca farlo. Da molto tempo va dicendo su Berlusconi cose che molti pensano, ma non hanno il coraggio di dire. Ecco l’ultima: «È deprimente che un paese sotto tanti aspetti squisito abbia votato – per la terza volta – per un simile buzzurro». Fonte della citazione è la Repubblica del 19 maggio 2008 pag. 7.
Secondo il Vocabolario della lingua italiana Treccani il termine buzzurro, dall’etimo incerto, si dava in Toscana ai montanari che scendevano dal cantone dei Grigioni e dal Canton Ticino a vendere castagne arrostite, dolciumi, ecc. A Roma invece dopo il 1870 furono così chiamati gli Italiani delle regioni settentrionali che vi presero residenza per il trasferimento della capitale. In seguito il termine è passato a significare persona rozza, zotica. Penso che Marías usi il termine in quest’ultimo senso.
Già nel 2002 Javier Marías così scriveva di Berlusconi: «Di fronte a questo tipo di individuo, la maggior parte delle persone è inerme, perché quasi nessuno è preparato a trattare con una persona tanto seccante e insistente (una palla al piede che non sta ferma un secondo, una di quelle persone a cui si dice di sì pur di levarseli di torno o di fermare il loro sproloquio, di riuscire a farli stare zitti), formalmente cordiale e persino affettuosa e che allo stesso tempo non osserva norme o regole d'alcun tipo. Non le considera nemmeno per disattenderle, e neanche i principi, neppure per tradirli; non ha la consapevolezza di stare esagerando o oltrepassando i limiti o trasgredendo».
Marías ne ha anche per Umberto Bossi, che accomuna a Berlusconi, ed insieme li qualifica come «molto zotici». Di Gentilini, ex sindaco di Treviso, ed Alemanno, attuale sindaco di Roma, Marías scrive: «Che i politici comincino a esprimersi come nelle taverne suole essere il primo passo verso un fascismo reale».
Ma anche altri spagnoli non sono teneri nei confronti degli attuali governanti italiani. Javier Moreno, direttore di El Pais, il giornale più letto in Spagna, a proposito della linea governativa italiana sull’immigrazione dice: «Quello che accade in Italia è assolutamente abominevole e inaccettabile». Maria Teresa Fernandez, vice premier spagnola, accusa il capo del governo italiano Berlusconi di seguire una politica sull’immigrazione «razzista e ispirata alla xenofobia». Bibiana Aido, ministro per le Pari opportunità, si dice pronta «a pagare uno psichiatra per Berlusconi», anche se non sa se sarebbe efficace e certamente ci vorrebbero molte sedute. Quasi quasi dobbiamo unirci alla colletta.
24 maggio 2008
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1 commento:
Che dobbiamo fare? Possiamo anche dare una parte di colpa al monopolio televisivo e alla poca indipendenza dei giornali; possiamo dare la colpa alla incapacità del nostro centro-sinistra e della sinistra ma poi non ci resta che constatare amaramente che gli italiani sono un popolo fondamentalmente ignorante, qualunquista ed opportunista, benchè abbia tratti di umanità, socievolezza e fantasia che gli stranieri apprezzano.
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