
L'ispirazione al Coronella gli è venuta dopo l'innocente intervista al poeta senatore Mario Luzi, pubblicata su Il Messaggero di ieri 3 gennaio. Condivido appieno quello che ha detto Luzi, anzi è stato troppo buono.
Come è ormai prevedibile, quando si dice qualcosa contro Berlusconi, si è scatenata la solita canea di insulti ed aggressioni contro il malcapitato che si è permesso di disonorare l'unto del signore. Cito quello che ha detto il senatore forzista Schifani, che mi suscita un po' di simpatia per il cognome che si porta: «Questa gravissima intolleranza verbale ci deve far riflettere sull'opportunità di rivedere l'istituzione dei senatori a vita». E Landolfi An: «Se esistesse l'istituto della revoca della nomina a senatore a vita andrebbe senza indugio esercitato». Il sottosegretario Sacconi la dice tutta: «Luzi è un rimbambito».
La sinistra ovviamente, con qualche distinguo, ha difeso Luzi. Il battibecco è andato avanti per le lunghe e non tendeva a finire. Ma apprendiamo ora (come dicono i lettori delle previsioni del tempo alla radio) che il cavallettista Roberto Dal Bosco ha chiesto scuse con una lettera privata al Berlusca. Pare che il premier le abbia accettate. Qui finisce la sceneggiata. Vuoi vedere che Dal Bosco diventa un angelo azzurro, mercenario del Berlusca?
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