
L'ennesima occasione è stata data a due donne parlamentari del Pd dalle ultime vergognose battute di Berlusconi, quella fatta al presidente francese Nicolas Sarkozy: «Moi je t'ai donné la tua donna» (ti ho donato la tua donna) e l'altra su Eluana Englaro che da 17 anni giaceva inerme su un letto d'ospedale: «Potrebbe anche avere un figlio». Berlusconi non ha detto come, se con una inseminazione artificiale o magari con una scopata con lui. Si vergogni, se ne fosse capace.
«Berlusconi - dicono le denuncianti - svilisce costantemente il valore delle donne. Speriamo che le italiane capiscano cosa c'è dietro le sue battute. C'è un disprezzo profondo verso l'universo femminile, una concezione arcaica, da età della pietra, delle donne come proprietà dell'uomo». Io penso invece che le donne non lo capiscano per niente, altrimenti non lo voterebbero. Anzi le donne oggetto lo difendono a spada tratta, come ha fatto una sua creatura nominata ministro delle pari opportunità per la sua avvenenza: Mara Carfagna (nella foto), quella dei nudi integrali sui calendari per noi uomini galli.

Questa battute del playboy incallito, quale Berlusconi stesso si è sempre dichiarato, non sono per niente piaciute a Paola Concia, una delle firmatarie della denuncia alla Ue. Berlusconi manda un messaggio culturale devastante. Non ha senso fare i decreti antistupro, se poi della donna si dà costantemente un'immagine mercificata, offensiva, degradante.
Berlusconi è il campione dell'otto marzo ridicolizzato.
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