24 aprile 2011

Convegno "Il Meridione, problema o risorsa?"



Sabato 30 aprile 2011 - Ore 17,00 / 20,00
Sala Consiliare Comune di Villa Castelli (Brindisi)
Piazza Municipio

ORDINE DEGLI AVVOCATI
DI BRINDISI

Associazione
Settimana dei Briganti - l'altra storia”
Villa Castelli (BR)

O R G A N I Z Z A N O

Convegno sul tema
Il Meridione, problema o risorsa?


Il passaggio dei contadini meridionali al brigantaggio fu, nel suo aspetto di massa, una forma di protesta estrema che nasceva dalla miseria e non trovava altro mezzo che la violenza per lottare contro l'ingiustizia, l'oppressione e lo sfruttamento. Franco Molfese

Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e a fuoco l'Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono infamare col marchio di “briganti”. Antonio Gramsci

Introduce Avv. Vito Nigro
Coordina Prof. Rocco Biondi

Saluti
Avv. Francesco Nigro - Sindaco di Villa Castelli
Avv. Carlo Panzuti - Presidente Ordine degli Avvocati di Brindisi
Prof. Rocco Biondi - Presidente Associazione “Settimana dei Briganti - l'altra storia”

Relatori

MARIO SPAGNOLETTI
Professore di Storia Contemporanea presso l'Università di Bari
Commissioni d'inchiesta sul brigantaggio: Mosca e Massari. La legge Pica
Il Risorgimento italiano continua a perdere quell'alone aprioristicamente positivo che per molto tempo gli è stato riservato. Storici e studiosi, basandosi su una mole immensa di documenti per molti anni nascosti o trascurati, danno una valutazione più critica sui fatti che hanno portato all'unità d'Italia. Si prende atto che quell'unità più che anelito di popolo è stato il frutto delle mire espansionistiche dei Savoia piemontesi, avallate da plurimi interessi dei grandi Stati che all'epoca governavano l'Europa. Viene fuori prepotentemente il movimento popolare che nel Meridione si oppose a quell'annessione: il brigantaggio politico e sociale. Per sconfiggerlo fu usata una immane forza militare, che utilizzò strumenti impropri ad una società civile. La legge Pica fu uno di quegli strumenti, che condannava (molto spesso a morte per fucilazione) non solo i Briganti ma anche donne, bambini e lo svariato mondo che appoggiava quegli insorgenti, senza un processo.

DORA LIGUORI
Storica, Segretario Generale UNAMS (Unione Nazionale Arte Musica Spettacolo)
Unità d'Italia fra menzogne, fantasie e verità nascoste
Dal 1860 ad oggi, una spessa coltre è stata fatta volutamente calare per coprire le azioni, tutt’altro che limpide, che comportarono la sofferta unificazione nazionale. A propugnare questa unione furono movimenti fortemente idealistici, figli dell’illuminismo che, abilmente strumentalizzati, finirono col fare gli interessi di forti poteri internazionali, miranti a impadronirsi del Regno delle due Sicilie, ricco e strategicamente rilevante nel Mediterraneo, possessore anche del preziosissimo zolfo siciliano. A fare il “gioco sporco” per tutti, fu chiamato il regno del Piemonte il quale, per problemi di sopravvivenza finanziaria, da tempo mirava a conquistare il Sud della penisola. L’impresa, poi, assunse i contorni, non già della bella unione sognata dai liberali, ma di una feroce oppressione di un popolo contro un altro. I Meridionali si opposero all'invasione piemontese. I briganti furono il braccio armata di questa ribellione. E fu la guerra civile. Dopo decenni di falsi storici, riproporre la verità è un atto di giustizia, nonché il vero modo per celebrare, appunto, l’Unità italiana.

LINO PATRUNO
Giornalista, già direttore della “Gazzetta del Mezzogiorno”
Fuoco del Sud. La ribollente galassia dei Movimenti meridionali
C'è un “Fuoco del Sud” che arde sotterraneo e che potrebbe irrompere proprio mentre si celebrano i 150 anni dell'Unità d'Italia. Un “fuoco” tanto sofferto quanto ignorato. Si alimenta di centinaia di movimenti, associazioni, comitati, gruppi, intellettuali che un secolo e mezzo dopo chiedono ancòra rispetto per il sacrificio imposto al Sud nella nascita della nazione, che si battono per liberare il Sud dalla sudditanza subìta sull'altare del patriottismo e della retorica. Sono i “nuovi briganti” della comunicazione e dell'indignazione di cui il Sud ha bisogno. E che grazie anche alle moderne armi di Internet raccolgono e diffondono sia un ritrovato orgoglio meridionale, sia la rabbia per la storia taciuta dalle reticenze degli archivi e delle accademie. Con la denuncia delle clamorose responsabilità dei governi nel disegno preordinato e sistematico di un Sud da mantenere arretrato.

Presentazione
Rivista trimestrale storico culturale Brigantaggio politico e sociale”
L'obiettivo che noi ci proponiamo con questa nuova rivista è principalmente di carattere culturale. Per capire verso dove si deve andare per migliorare le proprie condizioni di vita, bisogna conoscere da dove si proviene. Sapere chi erano i nostri padri, scoprire per cosa hanno lottato, conoscere i risultati positivi che hanno conseguiti, riflettere sulle loro sconfitte, ma anche studiare le cause e le concomitanze che hanno portato a quelle sconfitte, è necessario e fondamentale sia per prendere coscienza dei valori positivi che devono guidarci, sia per conoscere gli ostacoli e da chi sono stati frapposti per chiederne il dovuto conto, ma anche per non ripetere gli errori da loro commessi. I briganti di quell'epoca, uomini e donne che per noi assumono solo ed esclusivamente una connotazione positiva, sono stati insorgenti e partigiani che hanno lottato in difesa della loro terra, delle loro famiglie, della loro dignità. Noi dobbiamo partire da dove i nostri padri briganti furono costretti a lasciare. (Rocco Biondi)

Per la partecipazione Avvocati e Praticanti abilitati devono far pervenire la domanda di partecipazione presso la Segreteria dell'Ordine ovvero prenotarsi tramite la propria area riservata “Riconosco” entro e non oltre 4 giorni prima dell'incontro.
L'accesso e l'uscita dalla sala avviene con l'utilizzo del tesserino magnetico.
Verranno attribuiti 3 crediti formativi.

Ingresso libero anche per il pubblico normale.

Il Presidente
Ordine degli Avvocati
Avv. Carlo Panzuti

Il Presidente
Settimana dei Briganti - l'altra storia
Prof. Rocco Biondi

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