La giornata di sabato 15 febbraio ha inaugurato l'epoca della democrazia globale. Centodieci milioni di cittadini, in ogni parte del mondo, si sono dati la staffetta - fuso orario dopo fuso orario - in una gigantesca manifestazione di passione civile, di politica costruita e vissuta in prima persona. Il mondo non sarà mai più lo stesso. La globalizzazione non sarà mai più la stessa. Sulla scena, ormai, c'è una nuova multinazionale: la multinazionale delle libertà, dei diritti eguali per tutti, della pace necessaria e possibile.
Sabato 15 febbraio è stato il giorno della pace, innanzitutto. Senza se e senza ma, contro la guerra privata di George W Bush. Per impedire che il popolo iracheno, già violentato da una dittatura orrenda, debba pagare un nuovo prezzo di sangue - di bambini e di donne, di vecchi e comunque di «civili» - con i massacri di massa per bomba americana.
Paolo Flores d'Arcais, in "I quaderni di MicroMega", supplemento al n. 1/2003, pag. 1
22 febbraio 2003
La pace e la democrazia globale
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