Nell'anno 2013 il vecchio papa ha convenuto che era arrivato il tempo di passare la mano. Finalmente era stato individuato un degno successore. La ricerca non era stata facile. Poteva quindi fare il nome del cardinale in pectore che nel futuro conclave sarebbe stato eletto papa.
Quel nome non ha suscitato nessuna sorpresa. L'innominato, fino a quel momento, padrone unico di tutte le televisioni e di tutti i giornali del mondo aveva creato in tutti la convinzione che lui fosse l'atteso da sempre, l'unto del signore.
Nessuno ebbe nulla da dire contro questa scelta. Giornali e tv fecero a gara nel tesserne le lodi. Solo uno sostenne che quella era una scelta sbagliata, il presidente della repubblica Dalema, che si intestardiva a dire di essere super partes.
Sette anni prima il designato unico da tutti i partiti, Berlusca, aveva rinunciato alla carica di presidente della repubblica a favore di Dalema, perchè disse a lui spettava una carica più grande. Aveva persino perdonato Dalema che aveva dichiarato: «Un Berlusconi che pretende il Quirinale dopo aver seminato per anni veleno nel Paese, rappresenta un pericolo per le istituzioni». Il Berlusca era diventato magnanimo, se uno gli dava uno schiaffo lui porgeva l'altra guancia.
Aveva anche perdonato un fotografo che inavvertitamente lo aveva colpito alla testa con un treppiedi.
Faceva anche molti miracoli. Il più grande fu di aver abbassato le tasse agli italiani e di averle completamente eliminate per lui.
Faceva anche tante elemosine a giudici e avvocati, che gli erano riconoscenti. Si era anche fatte fare dal parlamento tante leggi a suo fare, per alleggerire il lavoro dei giudici ed evitare loro tanti stress nervosi.
Arrivava prima e più di tutti a promettere mare e monti.
Dopo la sua morte sarà certamente fatto santo.
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